BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] Aldobrandini, fu invece l'influenza e l'autorevolezza, nella cosa pubblica e negli affari interni della Chiesa, che la famiglia , appoggiato in principio dall'ambasciatore francese d'Estrées, apparteneva alla fazione del Borghese. Se poi in pratica, ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] prelati: "pubblicò spontaneamente in più predicazioni dal pergamo l'abiurazione da sé fatta privatamente in Roma" come scrive "satisfattione" per la conoscenza ("assicurandosi ch'io, non lascio cosa alla quale non dia risposta"); più "vaghezza" per la ...
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GIACOMO (Iacobus)
Fulvio Delle Donne
Il futuro arcivescovo di Capua nacque con ogni probabilità a Capua intorno agli anni Ottanta del XII secolo. Secondo uno strumento notarile del 1241, oggi perduto [...] ulteriore atto di inaudita ed eretica hybris. Non sappiamo tuttavia se, in quell'occasione, G. abbia avuto anche un ruolo più quella imperiale, ma la cosa potrebbe anche essere semplicemente determinata dall'influenza in tali istituzioni di alcuni ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] il significato di "essere abnorme" oppure di "persona o cosa brutta, deforme, anche crudele e disumana" (Battisti-Alessio 1975 di un'opposizione più apparente che sostanziale, in quanto, se si sviluppa il discorso junghiano seguendo il suggerimento ...
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BENEDETTO da Mantova
Salvatore Caponetto
Si ignorano di lui il casato e l'anno della nascita. Quasi certamente B. fece la sua professione religiosa nel monastero di S. Benedetto Polirone. Sebbene non [...] detto la stessa cosa omettendo tuttavia se sola giustifica" (Beneficio, p. 57).
B. distingue la "fede istorica" dalla fede viva e la prima non differisce dalla credenza che si dà a Cesare o ad Alessandro Magno, mentre la seconda è "un'opera di Dio in ...
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CARAFA, Carlo
Marina Raffaeli Cammarota
Nacque a Roma il 21 0 22 aprile del 1611 da Girolamo principe della Roccella e da Diana Vittori. Durante gli studi letterari compiuti nel seminario romano, ebbe [...] di senatori, attendendo la congiuntura favorevole a presentare la cosa sotto la luce della ragion di Stato. La sua sua carica, trattandolo "come se fussi paroco, non legato di Bologna". Furono però in sostanza scaramucce di lieve entità riguardanti ...
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BOLOGNETTI, Baldassare (Baltassarre)
Boris Ulianich
Nato a Bologna, dalla famiglia de Surghi (così gli Annales, il Fantuzzi, il Memorabilium... Breviarium, mentre l'Ughelli e il Mazzuchelli affermano [...] questa sua opera che sarebbe stata poi presentata in dono a Paolo V. Certo è che, se questo lavoro fu scritto, esso va situato monastiche non si sa cosa abbia fatto il Bolognetti. Si tratta di una raccolta che va inserita in tutto il rinnovato fervore ...
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GUALTIERO
Fulvio Delle Donne
Non è possibile definire con precisione il luogo e la data della nascita di G., arcivescovo di Palermo, che, probabilmente, dovette avvenire in Sicilia nel secondo o nel [...] a quello del figlio Guglielmo II, ma è ipotizzabile che la cosa avesse solo un valore formale. Ogni atto appare gestito da alla costruzione della nuova cattedrale di Palermo, che, se pure fu messa in ombra dagli splendori di quella di Monreale, che ...
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BESOZZI, Giovanni Pietro
Adriano Prosperi
Nacque a Milano nel 1503 da Orazio. Dopo un regolare corso di studi giuridici, fu cooptato nel Collegio dei notai milanesi; all'età di ventinove anni sposò [...] havere rispetto alla dignità sacerdotale, farseli stare inanzi in genocchii, dargli et torgli la Messa… risentirsi, corrocciarsi,… battere quelle monache come se fossero state sue serve?… Parvi bella cosa et da santa affettionarsi gli huomini et le ...
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GROSOLANO (Grossolano)
Gabriele Archetti
Non si hanno notizie sicure su G. prima della sua nomina a vescovo di Savona nel 1098. La sua conoscenza del greco e il nome "Crisolao", con cui è indicato nell'epitaffio, [...] 5-7 apr. 1098, la qual cosa sarebbe inspiegabile se la nomina a vicario coincidesse con la Brescia 1990, pp. 197-206; V. Polonio, La Chiesa savonese nel XII secolo, in Savona nel XII secolo e la formazione del Comune… Atti del Convegno di studi… 1991 ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...