GIOVANNI da Montenero
Luigi Canetti
Nacque verosimilmente verso la fine del secolo XIV, forse nel borgo toscano di Montenero, nel Livornese. Quanto al nucleo familiare d'origine, alcuni scrittori autorevoli, [...] casata genovese dei Montenero, o lo hanno comunque ritenuto oriundo di Genova.
Se non ci è dato di stabilire con precisione il luogo e il tempo ingiustamente sui mendicanti.
La cosa giunse a effetto, tanto è vero che già in una bolla del 27 agosto ...
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CASTELLARI (Castellaro), Bernardino (Bernardino della Barba)
Anna Foa
Nacque a Viarigi, nel Monferrato, probabilmente da nobile famiglia, nella seconda metà del XV secolo. Avviato alla carriera ecclesiastica [...] quella più famosa, anche se non più fortunata, delle; Schömberg, e come quella si risolveva in un nulla di fatto, se non patire grossamente. Se la imputatione d'havere fatto morire quelli cinque a torto fussi vera, sarebbe stata bructissima cosa ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] e avvenenza fisica).
Delle sue doti di parlatore, e di conquistatore, se non d'anime, certo di uomini e donne, non è a invece, assai dubbio che in questi anni venisse formandosi una cultura adeguata. Parve gran cosa la presunta sua conoscenza ...
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SACRAMENTI
E. Palazzo
Nella teologia del Cristianesimo i s. hanno grande rilievo: scandendo la vita del cristiano, ne accompagnano il percorso terreno, di modo che, a ogni tappa essenziale della propria [...] cui la messa, secondo l'uso romano - si diffusero in Gallia a partire dalla seconda metà del sec. 9° e presenta sotto forma di rotulo, cosa già alquanto rara per il genere Questo motivo, che costituisce di per sé un dettaglio all'interno del ciclo ...
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CEVA, Francesco Adriano
Gaspare De Caro
Nacque a Mondovì, da famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, nel 1585. Pare probabile che si addottorasse in leggi nello Studio monregalese prima di intraprendere [...] aseguran que es persona venal... que como ay dinero se podrá saber de lo que se quisiere" (ibid.).
Dal suo oscuro posto al fianco C. non fosse attribuibile a suo scarso zelo era cosa troppo ovvia, e in effetti Urbano VIII apprezzò a tal punto i suoi ...
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Lutero e Costantino
David M. Whitford
Durante gli anni di vita monastica Lutero nutre per Costantino un continuo sentimento di profonda stima. Si trovano allusioni all’imperatore romano in commentari, [...] Lutero paragona sé stesso ad Atanasio opinione popolare; lo dimostra qualsiasi cosa faccia, viva, dica o sancisca p. 734.
13 WA 1, p. 529-628.
14 Si veda la Tesi 59, in WA 1, p. 615.
15 Lorenzo Valla, Discourse on the Forgery of the Alleged Donation ...
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ARNOLFO
Margherita Giuliana Bertolini
Arcivescovo di Milano, secondo di tal nome, successe nel maggio del 998 a Landolfo II, morto il 23 marzo dello stesso anno. Chiamato in alcune fonti "Arnulphus [...] privilegi. Gli inizi del suo pontificato non dovettero essere facili se è vero che nel settembre del 998 subì una grave abati del regno, riunito in Pavia sotto la presidenza di Ottone III. In che cosa consistesse esattamente questo provvedimento non ...
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BERARDI, Giovanni
Ingeborg Walter
Discendente da una famiglia comitale, infeudata di Tagliacozzo fino al sec. XIII, che derivava le sue origini da un certo Berardo, conte dei Marsi nel sec. X, il B., [...] del B. in Germania, svoltasi nel luglio dell'anno seguente, si concluse ugualmente senza alcun successo. Anche se all'inizio a rivendicare la sua superiorità sopra di esso, alla qual cosa l'assemblea replicò con la ripresa del processo per contumacia ...
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MAGLIONE, Luigi
Francesco Malgeri
Nacque a Casoria, presso Napoli, il 3 marzo 1877, da Nicola e da Maria Gaetana Cortese. Compiuti gli studi ginnasiali nel seminario di Cerreto Sannita (1889-91), frequentò [...] della S. Sede in favore della pace non riuscirono mai a trovare concrete possibilità di successo, cosa di cui lo continuare i suoi sforzi per portare aiuto dovunque e in qualunque maniera le sarà possibile. Se essa non alza più sovente la sua voce è ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] casa sua circondato da letterati e in familiarità con principi e cardinali, se non per la certezza di un Ferdinando scrivendo in esametri un poemetto in lode di suo genero Mattia Corvino (Pintor, p. 24);contemporaneamente, per far cosa gradita a ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...