PAOLA Malatesta Gonzaga, prima marchesa di Mantova
Isabella Lazzarini
PAOLA Malatesta Gonzaga (Paola Agnese), prima marchesa di Mantova.– Nacque da Malatesta di Pandolfo Malatesta di Pesaro e da Elisabetta [...] stipulato a Pesaro l’atto notarile in cui Paola compiva formale rinuncia a qualunque pretesa per sé e per i propri eredi male ogni dì come faciamo, voi tanto mazormente studiati di farne cosa ne sia grata e da piacer continuamente, per questo venemo ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fabriano, in provincia di Ancona, il 22 dic. 1877 da Curzio e da Angela Sbriccioli. Era studente delle scuole tecniche di Ancona quando la frequentazione dell'anarchico [...] non avvengono per forza di cose se la volontà umana non le prevede, anzi se gli errori dei rivoluzionari le di tutta l'opera svolta in un periodo abbastanza movimentato di attività per poter meglio vedere, poi, che cosa vi fosse di più impellente ...
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CORRER, Teodoro Maria Francesco Gasparo
Giandomenico Romanelli
Nacque a Venezia, in contrada di S. Giovanni Decollato, il 12 dic. 1750 da Giacomo di Teodoro e dalla napoletana Maria Anna Petagno (o [...] morte, ulteriore motivo di polemiche, né verrà meno presto se ancora nel 1850 il Lazzari - direttore del Museo e destinare il tutto alla città per utilità pubblica, cosa resa ufficiale nel testamento redatto in termini definitivi il 10 genn. 1830.
Il ...
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GIZZI, Tommaso Pasquale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ceccano, nel Frusinate, il 22 sett. 1787 da Domenico Nicola e da Cecilia Ciavaglia. Di famiglia benestante e tradizionalmente legata alla Chiesa [...] quinte, opporsi - se necessario - senza provocare conflitti, agire comunque sempre in chiave conservatrice; e precisazione che la porpora gli era data per suoi esclusivi meriti, cosa che sembrò al Solaro "una mancanza di riguardo alla dignità della ...
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GALLETTI, Giuseppe
Marco Bocci
, Giuseppe. Nacque a Bologna l'11 ag. 1798 da Pietro e Anna Benassi. Conseguita nel 1819 la laurea in legge nella città natale, cominciò a esercitarvi la professione di [...] aderito al governo monarchico costituzionale in virtù della necessità di porre "al di sopra d'ogni altra cosa la unione e l'indipendenza fu patriota leale, pur se, lungi dall'essere in grado di dirigere gli eventi, se ne lasciò piuttosto trascinare. ...
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BIGGINI, Carlo Alberto
Danilo Veneruso
Nato a Sarzana il 9 dic. 1902 da Ugo e da Maria Accorsi, iniziò gli studi liceali presso il liceo Doria a Genova, interrompendoli per obblighi militari (1922-1924). [...] il dubbio sulla data di composizione, se cioè non sia stato scritto a posteriori C. Marchesi. La cosa fece scalpore e Pavolini II, pp. 5, 215, 520; Jò Di Benigno,Occasioni mancate: Roma in un diario segreto, 1943-1944, Roma 1955, p. 169; P. Puntoni ...
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GRADENIGO, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque nel sestiere veneziano di Cannaregio, nel 1458, secondogenito del cavaliere Domenico di Giacomo e di Lucrezia di Pantaleone da Veglia, esponente di antica famiglia [...] il 1° ott. 1508 entrava nella zonta del Senato, la qual cosa gli facilitò la nomina all'avogaria (13 maggio 1509). Era la schiopeti e balestre protestandoge, e meterge pena la forcha, i se dovesse retirar in drio; non fo mai homo da ben né de sorte ...
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DELLA TOSA, Pino (Pinaccio, Pinuccio)
Franca Allegrezza
Nacque probabilmente a Firenze, unico figlio o unico dei figli di Vanni di Napoleone entrato nella vita politica, intorno al 1280: la prima notizia [...] rischio, per i due emissari, di venire smentiti - cosa che effettivamente avvenne - dai loro stessi mandanti, qualora catturare a Feltre, dove si erano rifugiati "putantes se tutos esse in illa libera civitate", come riferisce Benvenuto da Imola, ...
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DAL BORGO, Flaminio
Rosalba Graglia
Nacque a Pisa il 5 ott. 1705 (1706 secondo il computo dell'indizione pisana) da Giovanni Saladino e da Camilla Marracci.
La sua era un'antica famiglia: se le fonti [...] nel 1343, in un atto del Comune del 1338 il più antico documento ufficiale relativo all'università pisana. Se poi non a sette anni dalla prima (ciò può dare una misura di che cosa significasse comunque per il D. la ricerca delle fonti, lunga e ...
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BRASCA, Santo
Anna Laura Momigliano Lepschy
Nacque a Milano da Matroniano e da Margherita Rozio nella seconda metà del 1444 o nella prima metà del 1445 e morì dopo il 10 dic. 1522. Queste date si deducono [...] hanno un tono aperto di cui talvolta si scusa: "in ogni cosa 10 scrivo troppo sincero" (25 ott. 1497); egli facto fare repertorio de li argenti consegnati a Milano a la Regina se ne trova manchare circa 80pezi, che è gran vergogna a la natione ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...