CATANEI, Vannozza (Giovanna)
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà, nacque a Roma il 13 luglio 1442 da Giacomo, designato in un atto del 1483, con probabile allusione al soprannome, [...] certa V.S. ne haveria piglato piacere" oppure per "dire cosa che mi importa assai". Il terzo biglietto sembra alludere ad una del 1515. In esse sollecitava sempre la concessione di grazie e favori per sé e per altri. In una chiedeva in particolare di ...
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CAVALLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 7 sett. 1613, da Daria di Alvise Mocenigo e da Federico (1567-1618; rettore a Crema - affermerà riconoscente il musicista Francesco Cavalli - "mi condusse" [...] della esperienza diplomatica se si esclude il giovanile soggiorno, privo di incombenze specifiche, in Inghilterra al seguito ",la città "abbondante di vittuarie" e d'ogni altra "cosa necessaria" vigilando, inoltre, sui prezzi "per non lasciar che ...
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DELLA GENTE, Giberto
Giancarlo Andenna
Nacque a Parma attorno all'anno 1200, giacché durante il 1260 dichiarò a fra' Salimbene de Adam, che si era recato a trovarlo nella sua residenza di Compegine, [...] il padre del D., Egidio, fu più volte podestà in numerose città padane: a Modena nel 1220, a Cremona la pace tra le fazioni, cosa che non sarebbe stata possibile moneta parmense nei confronti della lira imperiale. Se infatti nel 1254 il cambio era di ...
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COCCHI DONATI (Cochius, de' Cocchi, de' Donatis, de Florentia), Donato
Luisa Miglio
Nacque a Firenze, da Niccolò, il 21 sett. 1409.
La sua famiglia era tra le più autorevoli della riservata cerchia [...] prendere in consegna i castelli del contado. Si sposò due volte; il nome della prima moglie è ignoto, la seconda fu Cosa di se prolungare o no l'autorità degli accoppiatori e anche in questa occasione il C. fu affiancato da altri famosi dottori in ...
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BONCOMPAGNI, Giacomo
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna l'8 maggio 1548, figlio naturale di Ugo, il futuro pontefice Gregorio XIII, allora semplice chierico, e "de Madalena da Carpi dona soluta", come [...] voti in conclave - in favore di Alessandro Farnese; aveva tuttavia commesso la grave scorrettezza di non discutere la cosa con dei B. fu Pierluigi da Palestrina, il quale, anche se qualche biografo esclude che fosse al servizio diretto del duca, gli ...
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BUSINI, Giovan Battista
Carlo Pincin
Nacque a Firenze il 22 febbr. 1501 da Bernardo e Lucrezia della Fioraia.
Fu mandato giovinetto alla scuola di ser Guasparri Mariscotti da Marradi, uno dei quattro [...] che si preoccupava per lui. Viveva tra Roma e Fermo, sein aprile - era morto nel frattempo Lodovico Deti, suo intimo amico . scrive: "io non compongo né posso e, potendo, non saprei far cosa degna di voi"(Lettere, p. 4); ma nell'aprile 1551 manda una ...
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CAPPELLO, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 28 marzo 1544, secondo dei tre figli maschi di Alvise (1515-1559) di Girolamo e di Isotta (o Ixiona) di Melchiorre Michiel. Savio agli Ordini, a 23 [...] del 1607, che da varie settimane non si permetteva "a nissuno di stampare scritture in questi propositi", né più si sarebbe concesso se non in caso di "cosa giustificatissima et netta da ogni ombra di heresia, et per difesa". Quanto alle intemperanti ...
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BOETTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque il 2 giugno 1743 a Piazzano, parrocchia del mandamento di Camino, nel Monferrato, dal notaio Spirito Bartolomeo e da Margherita Montalto. Nel 1762 concluse [...] dal Boetti. La cosa non è inverosimile nella confusa situazione politica dell'impero turco in quegli anni: lettera del generale dei domenicani, che gli prometteva il perdono se fosse tornato in convento. Questa volta il B. accettò e, rivestito l' ...
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CONDULMER, Antonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia nel 1452 da Bernardo e da Maria di Artale Contarini.
La famiglia Condulmer era di nobiltà recente: un ramo era entrato a far parte del patriziato [...] il C. appare in una lista di prestatori alla Signoria con trenta ducati, cifra bassa se paragonata a quelle nel settembre dello stesso anno era in una lista di nobili defunti debitori della Signoria e della cosa erano interessati gli eredi.
Fonti e ...
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LOREDAN, Giorgio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Canciano, tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, ma certamente prima del 1404, da Marco di Fantino e da una donna di [...] stessa di cui aveva fatto parte sei anni prima in qualità di semplice comandante di galera. Al ritorno fu Alvise Loredan di Giovanni: la qual cosa può forse suggerire l'ipotesi di del L., non sappiamo cioè se si trattasse semplicemente di un ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...