CECCONE di ser Barone (Francesco Baroni, ser Francesco di ser Barone del Cerna, Franciscus Baronius o de Baronibus)
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 16 febbr. 1451, primo dei sei figli di ser Barone [...] era "certo degno di tale compagnia, per essere homo da ogni cosa acto, et maxime al ghodere".
Non pare che C.assistesse agli . La scelta fu resa possibile, se pur con una dubbia procedura, dal fatto che in quel momento egli era al servizio ...
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LANGUSCHI, Jacopo (Giacomo)
Giuseppe Gullino
Figlio di Giovanni, originario di Pavia, nacque a Venezia negli anni Ottanta del Trecento e sempre a Venezia dovette compiersi la sua prima formazione culturale [...] di Pietro da Montefalco (2 dic. 1419) e a se stesso un ulteriore miglioramento dello stipendio, come provano l'acquisto statura; nobile in arme, di poco riso, di magnanima liberalità, ostinato nel proposito, audacissimo in ogni cosa, aspirante a ...
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CAETANI, Onorato
Gaspare De Caro
Primogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina Pio di Savoia, nacque, quarto di questo nome, nell'anno 1542. Venne educato a Roma sotto la sorveglianza [...] Alessandria, "questa cosa o darà l'ultimo crollo alla Casa nostra o l'esalterà al cielo" (Caetani, p. 189). In realtà - come e semo nel principio; né bisognerà sperare, né far conto, se non nel nostro… e alla fine dubito infinitamente che la memoria ...
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DORIA, Filippo (Filippino)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova tra il 1470 e il 1480 da Bartolomeo fu Carlo e da Lucrezia Del Carretto fu Giorgio; ebbe un unico fratello, Bernardo, senza prole. [...] Giulio II.
Si ignora l'anno preciso in cui il D. lasciò il servizio di Francesco Maria e se, ancora una volta, sia stato Nicolò affidate le questioni militari ancora insolute. Per prima cosa, la liberazione della fortezza del Castelletto, dove si ...
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BOTTI, Matteo
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze intorno al 1570 da Simone, di famiglia di origine cremonese trasferitasi a Firenze negli ultimi tempi della Repubblica; partigiana dei Medici, essa [...] Ferdinando I lo inviò prima al duca di Savoia e poi in Francia in "abito di duolo" per comunicare la notizia della morte del venne incaricato di scrivere al B. "come se la cosa venisse da lui", che se la maggiore di Francia non avesse sposato un ...
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ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Detto Andrea, nacque a Venezia il 21 apr. 1689, terzo dei sei figli maschi (tutti di nome Nicolò, a motivo di un fidecommesso istituito dal nonno Francesco) del cavaliere [...] ambasciatore presso l'imperatore Carlo VI.
Raggiunse Vienna, portando con sé i due figli maschi, alla fine di novembre del 1735 il dispaccio, scriveva: "Mai, e ne chiamo Dio in testimonio, cosa che già mi attendevo per la dolorosa passata esperienza, ...
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CARACCIOLO, Tommaso
Gino Benzoni
Nacque, a detta del genealogista F. Fabris (in Litta), a Napoli, il 10 marzo 1572, da Tristano dei baroni di Castelfranco e da Cornelia di Giovan Battista d'Azzia; famiglia [...] affermando "che tali attioni non erano da suoi pari, che prima voleva morir in carcere che far cosa che non li fusse d'honore". Rimase, perciò, "prigione del duca, se prigione si può chiamare", osserva il Guerra con involontaria ironia, alludendo al ...
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COMPEY, Jean de
François-Charles Uginet
Nato intorno al 1410 da Pierre e da Melchilde figlia di Aymon de Compey signore di La Motte e di Vulpillière, il C. appartenne al ramo dei Compey signori di Thorens [...] un'ulteriore causa dell'ostilità che gli venne manifestata. Infatti, se uno dei più accaniti nemici, Nicod de Menthon, fu uno suo consenso ufficiale alla convenzione, cosa che fece il 27 successivo; ma il 30, quando, in compagnia del padre, uscì dal ...
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MARCHESI, Concetto
Luciano Canfora
Nacque a Catania il 1° febbr. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, [...] non pensare a nessuna cosa, che è la possibilità di pensare a qualunque cosa" (1978, p stesso M. su se medesimo -; e proseguiva . Fiore), Firenze 1980; L. Canfora, Il M. di La Penna, in Riv. di filologia e di istruzione classica, CIX (1981), 1, pp ...
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GRITTI, Giovanni
Roberto Zago
Primogenito di Agostino, del ramo di S. Maria Zobenigo, e di Cecilia di Cristoforo Morosini, del ramo detto dalle Tresse a S. Giovanni Novo, nacque a Venezia il 2 ott. [...] papa ad accumulare "viene universalmente biasimata parendo cosa empia il gravare ed espilare così acerbamente , contiene due clausole particolari. Nella prima si afferma che "sein niun tempo occorrerà che s'attrovi nella famiglia de cha Gritti ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...