CARAFA, Diomede
Carla Russo
Del ramo dei Carafa della Stadera, nacque in data imprecisata da Marzio, duca di Maddaloni, e da Maria di Capua Pacheco y Zuñica, figlia del principe di Conca, erede del [...] capo di una congiura napoletana contro il governo spagnolo, ma la cosa non ebbe alcun seguito e il C., che nel 1639 fu nominato venne sottratta dai rivoltosi ai conventi in cui era stata messa al riparo. Anche se una parte di essa venne poi ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque il 22 apr. 1580, terzo figlio di Ottavio, primo marchese d'Anzi e Trivigno appartenente al ramo dei Carafa della Stadera, e di Costanza Carafa dei conti di Policastro. [...] privilegio di eleggere il loro comandante, cosa che aveva, già in precedenti occasioni, provocato attriti con la nobiltà della scarsa inclinazione che egli avrebbe avuto per gli Spagnoli. Se sul C. fossero gravati simili sospetti è improbabile che il ...
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GUALENGO (Gualenghi), Camillo
Laura Turchi
Nacque a Ferrara, forse nei primi anni Trenta del XVI secolo. Il padre, Bonaventura, di famiglia patrizia (ma di antica origine cittadinesca), era scalco ducale [...] , di ritornare a Ferrara, permettendo in tal modo al padre di recarsi alla corte spagnola, cosa che non poté avere luogo perché il G. era già rientrato a Ferrara da quattro mesi, portando con sé il Tasso.
Il poeta gli dedicò i sonetti 635 e 809 delle ...
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DUODO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 2 apr. 1657 da Pietro di Girolamo, del dovizioso e prestigioso ramo a S. Maria Zobenigo, e da Chiara Foscarini di Nicolò.
La prematura scomparsa del [...] maggiore Girolamo, del saviato di Terraferma, la qual cosa fini in pratica con l'escludere dal Collegio gli altri votazione, avvenuta in Senato il 18 febbr. '12, si fece eleggere bailo a Costantinopoli, calcolando verosimilmente che, se proprio la ...
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GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] stemma di famiglia. Tale beneficio venne esteso ai suoi eredi in linea diretta, cosa che comportò da parte loro l'adozione del cognome " membri sia il Boccaccio sia il G., per decidere se continuare o interrompere i lavori per un tabernacolo, affidati ...
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DE FERRARI, Domenico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 22 marzo 1804, da Giovanni Battista e Maddalena Gazzo, in una famiglia che per molte generazioni aveva esercitato l'industria della seta. Laureatosi [...] di avere nel governo almeno un esponente genovese, cosa che in effetti non gli riuscì (Le relazioni diplomatiche fra la ] était au moment d'étre nomme, mais quoique ses opinions se soient completement amendées dans ces derniers tems, on a renoncé à ...
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CASATI, Carlo
Agostino Borromeo
Figlio di Alfonso di Carlo Emanuele e di Livia Melzi di Trenno, nacque forse a Milano intorno all'anno 1652. Non si hanno notizie sulla sua vita prima del 1675: in quell'anno [...] di nomina.
Se indubbiamente la formazione e le capacità del C. lo qualificavano per l'incarico diplomatico in Svizzera, non l'incarico e a rinunciare invece alle cariche imperiali, cosa che egli faceva, non senza avere giustificato la propria ...
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FRANZINI, Antonio Maria
Nicola Labanca
Nacque a Casal Cermelli, nell'Alessandrino, il 2 luglio 1788, da Giovanni e da Luisa Cermelli.
Il padre, lombardo, originario di Mirabello Pavese (ma la famiglia [...] G.O. Provana di Collegno e - se possibile - di dissuaderli dai loro propositi. In seguito, il F. disse di essere stato da far pensare che le sue attività consultive furono poca cosa, a fronte della vasta attività riformatrice del ministro La Marmora ...
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MALVEZZI, Lucio
Giuseppe Gullino
Nacque a Bologna nel 1462 dal conte Lodovico di Gaspare del ramo della Ca' grande, che fu comandante al servizio di vari signori, e dalla nobile Teodosia, figlia di [...] se non che, rimasto orfano assai presto del padre (1467), si dedicò a sua volta alla professione militare. Poco più che ventenne, nell'estate del 1483, in i presupposti del successo; la qual cosa gli valse, in più di una occasione, l'accusa di ...
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GIUSSO, Girolamo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 25 maggio 1843 nel palazzo Filomarino della Torre da Luigi e Maria Teresa Giusso, una lontana parente sposata in seconde nozze dal padre. Discendeva [...] dichiarato, ribadendolo qualche mese dopo in un memorandum al governo, che la causa principale, se non unica, del disavanzo risaliva avversari parlarono di un accordo segreto per nominarlo senatore, cosa che in effetti avvenne il 16 ott. 1913. Il G. ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...