volume
volume [Der. del lat. volumen "cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo", da volvere "volgere"] [ALG] [MTR] (a) L'estensione nello spazio di un solido o di un fluido [...] (se questo è un aeriforme, tale estensione è quella del recipiente che lo contiene). (b) La misura della risonatore ottico: V 51 b. ◆ [MCF] V. di spostamento: lo stesso che portata in volume. ◆ [FML] V. escluso: v. liquido, stato: III 444 a. ◆ [ ...
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portata
portata [Der. di portare "ciò che una cosa è in grado di portare"] [FTC] [MCF] P. adimensionale: la p. volumetrica (v. oltre) di una macchina, resa adimensionale: v. analisi dimensionale: II [...] determinati fini. ◆ [MTR] P. di uno strumento di misura: il valore massimo della grandezza che lo strumento è in grado di misurare; se lo strumento è provvisto di scala graduata, è il valore massimo indicato da questa (valore di fondo scala). ◆ [ELT ...
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aprassia
Carlo Caltagirone
Disturbo dell’organizzazione di un movimento non imputabile a un deficit di forza o di sensibilità. Il soggetto aprassico è in grado di contrarre i muscoli necessari per compiere [...] gesti su richiesta verbale, sia su imitazione, in quanto pur sapendo cosa dovrebbero fare non sanno come eseguire il d’altro canto le loro prestazioni sono particolarmente scarse se viene richiesto loro di compiere sequenze di azioni finalizzate ...
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induttore
induttóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. inducere (→ induttivo)] [LSF] Relativ. a un fenomeno di induzione (aerodinamica, elettrica, elettromagnetica, magnetica) l'ente o, concret., [...] carica elettrica i., bobina i., ecc.; anche, generic., di cosa che è in relazione con tale fenomeno. ◆ [EMG] (a) Dispositivo o [EMG] I. regolabile, o variabile: i. costruito in modo che se ne possa variare l'induttanza con vari artifici, per ...
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soppressore
soppressóre [s.m. Der. di soppressione "che attua una soppressione"] [ELT] Elettrodo ausiliario in un tubo elettronico, posto in prossimità dell'anodo e collegato al catodo, che serve per [...] dal flusso degli elettroni primari, in modo che questo non sia d'eco nei circuiti telefonici e radiotelefonici; se ne hanno di vari tipi, tutti basati verso opposto a quello dei segnali utili (cosa non facile nei circuiti telefonici ordinari, che ...
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oggetto
oggètto [Der. del lat. obiectum "che è posto innanzi", neutro sostantivato del part. pass. obiectus di obicere "mettere davanti"] [LSF] Ogni cosa che cade sotto i sensi dell'Uomo e per ciò stesso [...] o dispositivo; l'insieme di tali punti si chiama spazio-o.; se si tratta non di punti ma di un o. reale, questo ◆ [ASF] O. celeste: vecchia locuz., tuttora in uso, per indicare qualunque cosa che sia suscettibile di osservazione astronomica. ◆ [OTT] ...
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secondario
secondàrio [agg. e s.m. Der. del lat. secundarius, da secundus "secondo"] [LSF] Di cosa che viene come seconda, nel tempo o nello spazio oppure in ordine d'importanza, rispetto a un'altra [...] una corrente elettrica indotta da una corrente variabile che percorre un circuito inducente (primario); (b) in un trasformatore elettrico, il circuito (od ognuno dei circuiti se ve n'è più d'uno) nel quale si sviluppa la forza elettromotrice indotta ...
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sesqui-
sèsqui- [Lat. sesqui-, sincope di semisque "mezzo in più"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali indica che di una cosase ne considera un certo numero e in più una metà, come [...] uno e mezzo (3/2), due e mezzo (5/2), e simili ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...