BALDISSERA, Antonio
Piero Pieri
Nato a Padova il 27 maggio 1838, fu, giovanissimo, raccomandato dall'arcivescovo dì Udine all'imperatrice d'Austria Marianna, moglie di Ferdinando I, che ne fece curare [...] , abile nell'affrontare i nuovi gravi problemi della nostra espansione coloniale. Era in lui uno spregiudicato realismo. ma nella quale i caduti erano quasi tutti indigeni, per cui la cosa non suscitò scalpore in Italia. Il B., che aveva agito di ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] un trasferimento che era una punizione, si sarebbe dimesso. La cosa ebbe un'eco al Parlamento, dove l'on. G. Toscanelli collettivo e individuale noi continueremo a portare scritto nella nostra bandiera: meglio sapere per meglio volere e meglio potere ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] di uno svolgimento logico e cronologico nella nostra tradizione letteraria. Su di esso per l memoria il Crescimbeni ne aveva quanto ne occorre a un compilatore, ma di quella cosa, che chiamiamo ingegno, ei non ne aveva il minimo che" (G. Baretti, ...
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RAVA, Carlo Enrico
Raffaella Catini
RAVA, Carlo Enrico. – Nacque a Cernobbio, nel Comasco, il 30 settembre 1903 da Maurizio e da Enrica Canevari. Nell’atto di nascita, registrato alla presenza del direttore [...] mediterranea e solare, sembra additarci la via dove trovare la nostra più intima essenza d’italiani» (C.E. Rava, Svolta antologia di scritti del figlio Carlo Enrico, la qual cosa farebbe supporre una sua fattiva collaborazione alla stesura) pubblicata ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] di soggetto ed oggetto, l'idea di una "cosa in sé", assolutamente indipendente dal pensiero, gli in Historica, I (1948), n. 2, pp. 27-30; Id., Moralisti italiani del nostro tempo, Reggio Calabria 1950, pp. 40-53; AA. VV., Lo sperimentalismo di A. A ...
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GABELLI, Aristide
Giuseppe Sircana
Nacque a Belluno il 22 marzo 1830 da Pasquale, professore di matematica, e da Elena Varola. Compì gli studi classici a Venezia, dove nel 1848-49 prese parte, come [...] mi persuasi che il cattolicesimo era stata la causa principale della rovina nostra e di tutte le nazioni cattoliche, […] senza cambiare formalmente religione, mi trovai d'accordo in ogni cosa sul modo di pensare dei protestanti" (cit. in Codignola, p ...
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BETTI, Salvatore
Mario Scotti
Nacque a Roma, dai marchigiani Teofilo e Maria Buzzetti, il 31 genn. 1792.
Era nipote del pesarese Cosimo Betti (Orciano, 28 marzo 1727 - ivi, 28 marzo 1814, magistrato [...] dell'uomo… Letterato e antiquario in Roma è perfettamente la stessa cosa".
Il B. pubblicò sul Giornale arcadico numerosi articoli e note , l'odio per gli stranieri, l'esaltazione della nostra tradizione sono motivi sinceri, che vantavano una già ricca ...
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TOSCHI, Paolo
Alessandra Avanzini
TOSCHI, Paolo (Paolo Stanislao Francesco). – Nacque a Parma il 6 giugno del 1788, da Luigi, cassiere delle Poste, e da Anna Maria Brest, di origini tedesche, entrambi [...] grettezza di carattere e scarsa competenza tecnica, «per la qual cosa io arrivai a Parigi mal istrutto e viziato nel disegno» del Museo feci staccare i sette, otto o dieci principali nostri quadri» (Note autobiografiche, cit., p. 890) e, millantando ...
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RUCELLAI, Giovanni
Marcello Simonetta
– Figlio di Bernardo e di Nannina di Piero de’ Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico, nacque a Firenze il 20 ottobre 1475. Fu educato da Francesco Cattani da [...] XLVI): «il quale invento si può lodare ma non come cosa che rassomigli, né rappresenti il verso eroico».
Si deve a pp. 140 ss.; P. Giovio, Dialogo sugli uomini e le donne illustri del nostro tempo, a cura di F. Minonzio, Torino 2011, pp. 373, 597, 685 ...
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BORZONE (Bolzone), Luciano
Franco Sborgi
Figlio di Silvestro, "cittadino scarso di sostanze, ma ben fornito d'integrità e di pietà" (Soprani-Ratti, I, p. 244), e di Veronica Bertolotto, nacque a Genova [...] poeta in questa occasione gli dedicò una canzonetta, dove descrive cosa avrebbe voluto fosse dipinto nella sua "Siracusa" (G. oltre a un piccolo ritratto, "altre operine" e Nostra Signora delle rose,I magi,Francesco Saverio predicante);il ritratto ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...