CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] grammaticavolgar, prende le mosse dalla necessità di delucidare che cosa si intenda per "terso volgar dire". Alla domanda del il siciliano. Se il Sabazio obietta che il latino è lingua nostra da molto tempo, il Partenio gli può replicare che, come per ...
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POSSEVINO, Giovan Battista
Pietro Giulio Riga
POSSEVINO, Giovan Battista. – Fratello maggiore del più celebre Antonio e da non confondere con il nipote omonimo, Possevino nacque a Mantova nel 1520 da [...] quale ha la supplica. Se egli non ha spedita la cosa, vostra signoria si potrà far detta supplica e di più quel vostro amico ch’io vi fui et divenni da che la nostra fanciullezza, allevata insieme et ne’ primi studi entrodutta, andò sempre ...
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CAPIS, Giovanni
Giulio C. Lepschy
Vissuto fra il sec. XVI e XVII, appartenne a un'illustre famiglia ossolana.
Nel '400 viveva un Matteo Capis, da cui discese un Giovanni (che, rimasto vedovo, divenne [...] si ignora se essa risalga al Picinelli o ad altri, e su che cosa si fondi; essa si trova riprodotta nel Cotta (pp. 141 s.), scritto "Dotti Varoni" con una r: voleva "alludere a quel nostro libro intitolato Varon Milanes; e insieme a tutti coloro, che ...
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MORELLI, Girolamo
Lorenzo Tanzini
MORELLI, Girolamo. – Nacque a Firenze il 19 gennaio 1428 da Matteo di Morello e da Lena di Lorenzo Lenzi. La famiglia del padre non vantava origini particolarmente [...] ò sempre auta in te… li benefici à ricivuto tutta la chasa nostra dalla felicie memoria dell’avol tuo, da la magnificentia di tuo padre lui: «aiutatemi e consiglatemi, perché ne ho bisogno in ogni cosa et maxime in questa» (Lettere, III, n. 350). I ...
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GORI PANNILINI (Pannelini), Giovanni Battista
Roberta Masini
Di nobile famiglia senese, nacque molto probabilmente a Siena nel 1604, da Fabio.
Il nome della famiglia deriva da un Gregorio che, abbreviato [...] alcune sue sentenze, mentre altre furono di nuovo riesaminate, cosa che comunque non comportò alcuna iniziativa contro il Gori. Del quella parte et a giustificazioni e lamenti ancora dalla nostra", e cioè la questione "degli obblighi di soccorsi ...
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ROCCHI, Pompeo
Francesco Lucioli
ROCCHI, Pompeo. – Nacque a Lucca nel 1547 da Cosimo e da Caterina di Filippo di Poggio. Fu battezzato nella basilica di S. Frediano il 4 aprile ed ebbe per compari il [...] studente Orazio, maschera dell’autore, spiega al collega Cesare «che cosa in verità sia questo che noi chiamiamo gentilhuomo, e di poi vicinarumque ditionum ab origine ecclesiarum ad nostra tempora deducitur et probatur ex authenticis instrumentis ...
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BARBARIGO, Agostino
Aldo Stella
Nacque il 22 genn. 1516 da Giovanni e da Elisabetta Dandolo. Sposò il 5 giugno 1543 Elena Pasqualigo e, in seconde nozze, il 30 apr. 1554, Lucia Pesaro. Percorsa la consueta [...] Christianità tutta della gloriosa et honoratissima memoria del Barbarigo: homo singulare di ogni cosa, et che in un giorno valeva già quanto ogni altro soldato. Et certo la nostra Repubblica di Venetia ha perso il braccio diritto... Mai si vide homo ...
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COTTRAU, Paolo
Walter Polastro
Di famiglia di antiche origini francesi, nacque a Napoli il 28 ott. 1837 da Guglielmo e da Giovanna Cirillo. Nipote di Napoleone Scrugli di Tropea, capitano di vascello [...] Duilio" rappresentò allora, per le sue caratteristiche, qualche cosa di veramente nuovo: di grandissime dimensioni, con elevata due opuscoli in difesa del loro operato (rispettivamente: La nostra Marina militare, Roma 1881, dove il C. è indicato ...
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CESCHI, Stanislao
Silvio Tramontin
Nato a Sant'Elena d'Este (Padova) il 18 nov. 1903 da Domenico e da Regina Trivellato, compì i primi studi nella scuola tecnica di Este, e continuò all'istituto tecnico [...] sonno che avvolge gran parte del fu movimento cattolico; è cosa naturale quando il metodo dominante fra le povere gerarchie cattoliche abbiamo fatto tutto questo di nostra personale iniziativa, sotto la nostra personale responsabilità". E riprendendo ...
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FERRUGGIA, Gemma
Marzia G. Lea Pacella
Nata a Livorno l'8 dic. 1867 dal barone palermitano Nicolò e da Teresa Pelato, compì i suoi studi a Milano, prima alla scuola superiore femminile e poi all'Accademia [...] attrice una serie di scritti che confluiranno nel volume La nostra vera Duse (Milano 1924).
L'amore per la scena portò di aspirare ad un posto per il solo fatto di fare una cosa che degli uomini fanno?": G. Ferruggia-A. Manzi, Scuola di pratica ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...