Dal meme all’informazione in-Tempo-Reale: come la metamorfosi della comunicazione sta riplasmando la nostra idea di verità e i suoi orizzonti di senso. ...
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«Un ladro mi ha rubato la scatoletta»: una frase normalissima, che contiene solo parole di uso comune, tanto che tutti siamo in grado di comprenderne perfettamente il significato; e non si vede perché [...] dei germanismi, ossia dei termini che sono entrati nella nostra lingua dalle lingue germaniche, in varie fasi della storia parlante di avere a disposizione più modi per dire la stessa cosa, aumentando la gamma espressiva della lingua stessa.
Per ...
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«Noi, nella misura in cui possiamo dire “io”, siamo la nostra memoria». Queste sono le parole di Umberto Eco per descrivere uno dei misteri più complessi e affascinanti della nostra mente. Un mistero che [...] riguarda le abilità, l’amigdala (un’area del cervello a forma di mandorla che gestisce le nostre emozioni) per quanto riguarda le sensazioni emozionali.
Ma cosa c’è alla base della formazione dei ricordi? I ricordi vengono davvero “impressi” nel ...
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Un individuo si sveglia e si trova in un letto di ospedale. Viene visitato da numerosi medici che gli fanno molte domande: «Chi sei? Quanti anni hai? Dove sei nato? Conosci qualcuno che possa venire a [...] temporali», con cui indica l’insieme di tutti i ricordi del nostro passato. In tale insieme di ricordi, ognuno di essi è ’identità personale dalla propria capacità di accedere ai ricordi, cosa che, come abbiamo visto, può sempre venire meno rendendo ...
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Nella vita di tutti i giorni siamo continuamente esposti a suoni e rumori, a tal punto che è noto
ormai a tutti il concetto di inquinamento acustico e sempre più persone scelgono di dormire o
studiare [...] trasmesse
dall’aria, o più precisamente micro-variazioni della pressione atmosferica. In base a che cosa siamo
in grado di distinguere la voce del nostro cantante preferito dallo stridore delle rotaie?
La risposta, che può sembrare ovvia, è che ...
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Ero assorto nei miei pensieri. Rimuginavo fra me e me alcune parole che erano uscite per caso dalla bocca del mio nipotino più piccolo, un promettentissimo Esagono di lucentezza inconsueta e di perfetta [...] di uno spazio con 2N assi, cioè 2N dimensioni, in cui il nostro sistema è rappresentato da un punto che si muove al variare del in prospettiva operazionista, cioè è basata sul chiedersi cosa voglia dire in maniera concreta effettuare misure di spazio ...
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«Ciò che è sinistro, o terribile, non tradisce mai: lo stato al quale conduce è sempre l’illuminazione. E soltanto questa condizione di brutale consapevolezza ci permette di cogliere a pieno il mondo, [...] nulla, in inglese un no-thing, nel senso di una non-cosa: questa condizione è legata al ruolo del corpo nella percezione. Il realtà ammette in sé il piano personale, ovvero scorre al nostro ritmo, secondo il tempo e lo spazio soggettivi, lo strato ...
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Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...] del volo solitamente svolto da una divinità, è impiegato nel nostro caso da Medea sul carro del Sole, rendendola una vera il mondo della mitologia di ogni tempo e luogo. Che cosa rende allora la Medea euripidea così affascinate e scandalosa?
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Soltanto una volta riaperti gli occhi al mattino, la luce del giorno ci rivela l’inganno dei sogni. Fino allo scampanellio della sveglia, il mondo onirico, con i suoi fantasmi e i suoi miraggi, ci appare [...] arrischiarsi oltre le stranezze della sua teoria per poter scoprire cosa ci fosse ad attenderlo dall’altra parte.
A questo cioè un ricordare ciò che già si trova nell’interiorità della nostra anima. E poiché l’anima, ci avverte Platone, è immortale ...
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“Mi sono trasferita a Perugia dalla Puglia quando avevo dodici anni per via del lavoro di mio padre, che fa il medico”.
“Ricordo il giorno in cui salutai la mia migliore amica delle elementari che partiva [...] la terapia. Non è più tornata qui a Tellaro. Ma, del resto, cosa te ne fai di un paesino ligure di 1200 abitanti quando stai in collettore di modelli, ma è comunque valido per il nostro discorso per introdurre una questione finora solo sottesa: la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...
Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...