Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] non la descrizione della fenomenologia d'amore presso i poeti? che cosa rivelano in fondo, se non un'esperienza e una cultura anzitutto ben conosceva: « Bien par lui est beatitude, ki est nostre fin a quoi nous entendons»). La ricerca della poesia s' ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] il paragone e il confronto tra quell’uomo e il nostro Salvatore»12.
Contro Ierocle, il quale riteneva che Apollonio fosse antipagana dell’apologia e la d.e. come quella antigiudaica – cosa non del tutto falsa –, dall’altro queste due opere devono ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] , mentre ch'io speravo più arditamente per voi esser risuscitata la nostra casa, la quale per molti anni era declinata, come tu vedi ogni cosa in un punto m'ha tolto. Io dico «ogni cosa» solo la vostra benivolenzia, benché con essa sia agiunto quel ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] giorno si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me a fungere da «mascotte d’ebano sull’ammiraglia della nostra flotta spaziale», Mandela-Ulisse risponde: «No». No, ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] di ferire un cittadino romano:
Si narra anche un’altra cosa a proposito del celebre Costantino: poiché il popolo è violento e riferisco all’impero dei persiani, a quello dei medi, a quello nostro dei romani e a quello dell’Egitto, ossia a quello di ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] pugno che in altri tempi sembrava fatto di legno di noce, e balbettava: « - Cosa ci ho a far qui io ? ; . . . - e gli pareva di rubare feudale, che si veniva sfasciando sotto gli occhi del nostro scrittore. Il romanzo di Mastro-don Gesualdo è anche ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] loro sostenitori, queste tendenze finiscono per convergere (e la cosa è tanto più pericolosa in quanto si impone nei sistemi quel mondo esterno da cui essi sorgono sia sul significato del nostro mondo, della vita di noi che leggiamo a una distanza ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] del '49 e poi anche nel '59. Ne rimangono testimonianza nel nostro volume la Cronaca del Giusti e lo Stato romano di Carlo Luigi gode di assoluta autonomia e ognuna delle quali guadagna qualche cosa a contatto con le altre. È quel respiro di gioventù ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] , cioè, al Muratori una grande verità: ch'era cosa ridicola credere o voler far credere che le grandi casate genealogisti in omaggio al culto dell'antiquaria classica, quando tutta la nostra più antica nobiltà traeva le sue origini dal Medioevo, o, ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] per noi, il Petrarca stesso è cosciente di aver tentato qualche cosa di nuovo in questo senso. Così dice infatti, alla fine ”, IX, 1954. pp. 497-509; G. BELLONCI, Il nostro Petrarca, in "Annali della Cattedra petrarchesca", IX, 1939 (estratto). ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...