Minnesänger
Andrea Palermo
Premessa: "Was ist Minnesang?"
"Was ist Minne?", 'Che cos'è la Minne?', si domandò in uno dei suoi componimenti il più celebre fra i 'cantori della Minne', i Minnesänger, [...] avrete un buon vantaggio: / non resterete senza mercede.' / 'Cosa intendete, cortese signora?' / 'Che perciò più nobile sarete e citato caso del Leich di Heinrich von Rugge. La nostra conoscenza del Minnesang la dobbiamo però all'opera degli ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] «nozze e tribunali ed are».[12] Per questo le litterae sono una cosa terribilmente seria, e la responsabilità di un termine bene usato è gravissima siano più vicini e più noti dei tempi nostri (mihi quidem Ciceronis Demosthenisque tempora multo magis ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] cantari popolari, e anche nei latini avida sopra ogni cosa delle voci più appassionate e fantasiose, più spregiudicate e creazioni fantastiche, determinando la fortuna, che dura ininterrotta da secoli, del libro più vivo della nostra letteratura. ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] papa avrebbe gradito l'assegnazione di Novara a Pierluigi Farnese, cosa della quale il G. sostenne di non essere stato mai informato sole rime in Rime di tre de' più illustri poeti dell'età nostra cioè di mons. Bembo, di mons. Della Casa, e di mons ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] e anche la più italiana e dialettale di tutta la nostra letteratura.
Il Boccaccio, che opera nel medesimo ambiente fiorentino, sezione dei poemi allegorici e didattici, ci parve miglior cosa abbondar nella scelta dei testi più antichi, che sono ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] gran parte degli esempi forniti da quest'ultimo, cosa che sarebbe stata assai improbabile, se non impossibile, 73-104; G. Gatti, "Quest'è quel goffo e quel malvagio Neri", in Lingua nostra, XLI (1980), 1, pp. 19 s.; I. Bonomi, La grammatica di P. ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] una sua misura, che, se da una parte è affinamento del nostro volgare, dall'altra è in qualche punto composta immagine di poesia e alle egemonie straniere del Cinquecento. Dell'una e dell'altra cosa si trovano qui riflesse le ragioni e i modi: non s ...
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CAPODIFERRO, Evangelista Maddaleni (Maddalena) de', detto Fausto
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XV, primogenito di Niccolò di Evangelista e di Ambrosina, forse anch'ella [...] benefattore diletterati, di accettarlo tra i suoi familiari; cosa che il prelato concesse volentieri. Il C. procurò il pentametro sostituisce il precedente, cancellato, "Applaudos, si quid nostra theatra placent". Segue, nel codice Vat. lat. 3419(ff ...
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DEL CARRETTO, Galeotto
Roberto Ricciardi
Nacque poco prima del 1455 dal marchese Teodoro, signore di Millesimo e consigliere dei Paleologhi di Monferrato, e dalla genovese Brigida Adorno, in una località [...] ad informare la marchesa che "è piaciuto al ... marchese nostro ... revocarmi de la relegatione et reintegrarmi nel offitio mio pristino noto racconto di Tito Livio (XXVIII, 16-XXX, 15), cosa che garantisce al dramma del D. una certa continuità, se ...
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BOTTRIGARI, Ercole
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna, dove fu battezzato il 24 ag. 1531; figlio naturale di Giovanni Battista, cavaliere e conte palatino, e di Cornelia (alias Caterina) de' Chiari, bresciana, [...] eredi di G. Bartoli; Rime di diversi celebri poeti dell'età nostra novamente raccolte, Bergamo 1587, C. Ventura & C.; un giovane B. fu probabilmente invogliato da essa a compiere qualche cosa di analogo, seppure con intenti ben più modesti e più ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...