Nell'ambito delle scienze antropologiche, l'e. ha radici comuni con l'antropologia culturale (v. in questa App.) ma la sua indagine verte anche oggi prevalentemente sulle culture extra-occidentali già [...] , o un rito, o un'istituzione va guardata sia come cosa sia come rappresentazione che la società se ne fa. Così i scoprire altre differenze fra le società tradizionali e la nostra occidentale, sempre riguardanti i rapporti di parentela. Mentre ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] a distinguere in questo ammasso di fini possibili che cosa sono io da che cosa è mio. Qui, i limiti dell'io non sono l'essere e come l'essere, ben al di qua di tutti i nostri progetti, volontà e tentativi. In fondo, perderla ci è impossibile […] La ...
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Antropologia culturale
(App. IV, i, p. 138; V, i, p. 179)
Nell'ultimo ventennio del secolo l'a. è passata attraverso una serie di discussioni e di revisioni critiche del suo statuto epistemologico, che [...] le frammentazioni, ma sui grandi problemi relativi alla natura della nostra specie vi sono segni di rinnovato interesse. I problemi l'attacco all'attendibilità etnografica della sua ricerca, cosa che ha posto problemi di metodo sia relativamente all ...
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(App. V, ii, p. 101; v. emozione ed emotività, XIII, p. 935)
La concezione, propria del senso comune, secondo cui le e. sarebbero reazioni irrazionali disgregatrici del comportamento appare ormai sostituita [...] e R. Finlay-Jones (1986) fanno osservare che nella nostra cultura vi sono e. che erano ritenute fondamentali in certe epoche verificano inoltre in contesti collettivi più che individuali, cosa che è testimoniata anche dall'uso frequente del 'noi ...
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Società
Vincenzo Cesareo
(XXXI, p. 1002; App. I, p. 1007; II, ii, p. 853; IV, iii, p. 352; V, v, p. 6)
Il termine società è stato ed è tuttora impiegato da numerose scienze: filosofia, economia, diritto, [...] di comunicare i risultati dell'esperienza avrebbe "fornito alla nostra specie il suo unico vantaggio nella competizione biologica per la numerica e/o per indifferenza nei confronti della cosa pubblica, non sono inseriti in strutture intermedie e ...
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. Traduzione approssimativa dell'espressione inglese mass-media; la locuzione designa ormai l'insieme dei mezzi per far sapere, divulgare, diffondere messaggi significativi, carichi di significazioni, [...] i calcolatori stanno distruggendo la civiltà dello scrivere. La nostra civiltà, che trovava nel libro uno strumento atto sia definì, nel 1948, il campo della c. così: "Chi parla, cosa dice, attraverso quale canale, a chi, con quali effetti?". Da quell ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] forte perdita di ragioni di scambio e lo sfasamento ciclico della nostra economia, cresciuta nel biennio di quasi il 6% più che ; La messa è finita, 1985; Palombella rossa, 1989; La Cosa, 1991). Ampiamente riconosciuti, anche all'estero, i meriti di G ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] in che misura e in quali aspetti essa ha concorso al nostro attuale modo di essere. Ciò significa contribuire a determinare una sociale. Il b. musicale sarebbe quindi non solo una cosa o un prodotto immediatamente decifrabile, bensì un corpus ricco ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] xix Esposizione. Identità differenze: integrazione e pluralità nelle forme del nostro tempo: Le culture tra effimero e duraturo, a cura di P che quindi l'oggetto si trasformasse da reperto in cosa viva e significante. Questa fu la difficoltà maggiore ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] tale analogia si desse un'interpretazione troppo estensiva, la cosa potrebbe essere fonte di equivoci.
Con riferimento allo spazio in grado di farci andare oltre la nostra condizione sociale o la nostra condizione umana, di trasformarci cioè in esseri ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...