Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] agli uomini tutto quello che ha visto e per annunciare loro cosa succederà «negli ultimi tempi con l’ultima stirpe». Riportato dall la Grande ajazma [vicino a Kosti]. «Li furono trovati da gente nostra, non so se vivi o morti, è stato tanto tempo fa». ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] Ritengo opportuno chiamare Scalfaro per dire agli interessati la nostra preoccupazione. Fanfani non comprende la situazione. Pensa Bartoletti mi ha espresso alcuni consigli: a) che oramai la cosa è matura e non può più aspettare; b) che l’iniziativa ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] provvedimenti, che sono degli spartiacque solo ai nostri occhi. Il vero spartiacque che la tradizione convertire la madre e a renderla una devota cristiana, ma senza che la cosa sia collegata in alcun modo all’episodio della visione della croce, cfr. ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] , e storicamente fatale», per compiere «con ferma coscienza, il nostro dovere di italiani e di cattolici»3.
Infine, fra il anno dopo,don Mazzolari ammoniva: «La patria è una santa cosa e appunto per questo dobbiamo guardarci dal farne un idolo. Essa ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] Cento scherni gl’insegnano il ver:
“È la donna d’un nostro tiranno,
È la sposa dell’uomo stranier”.
Ne’ teatri, lunghesso la patria allora, Enrico. Ella è una così grande e sacra cosa, che se un giorno io vedessi te tornar salvo da una battaglia ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] acconce esagerazioni ed accorte insinuazioni, a far credere per cosa certa che san Pietro in Roma avesse trasferita la sua preso spunto per scrivere due opere centrali per il nostro discorso: la Piena esposizione dei diritti imperiali ed estensi ...
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La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] a proposito dell'astronomia, vale a dire che cosa in effetti gli antichi includessero nello studio delle stelle non è che uno dei tanti 'sofisti'. Tuttavia, ai fini della nostra analisi è importante rilevare in primo luogo che qui siamo in presenza ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] cavaliere di Malta, non volendo che "cose tanto antiche della nostra casa dovessero cadere in altre mani, che in quelle del Re ciò si fusse l'animo di lui è troppo difficile cosa l'investigare".
Anche negli ambienti pontifici gli umori non erano ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] ancora oggi i posteri hanno ricordo; anche la nostra epoca – nella quale Costantino, unico fra quanti sia una forte soluzione di continuità fra i due diversi discorsi agiografici, cosa che ho cercato di dimostrare, da ultimo, in A. Monaci Castagno ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] destinazione, tu faccia restituire immediatamente alle Chiese cattoliche ogni cosa che sia appartenuta a cristiani di ogni città o quanto sono degni di fede e quali sono i documenti in nostro possesso? Sembra che in numerosi casi essi non offrano quei ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...