Città (709.735 ab. nel 2008) della Federazione Russa, capol. del territorio omonimo (russo Krasnodarskij kraj; 76.000 km2 con 5.121.799 ab. nel 2008) che abbraccia l'estremità occid. del Caucaso (Monte [...] e delle calzature.
Venne fondata nel 1794, per ordine della zarina Caterina II (donde il primitivo nome di Ekaterinodar), dai Cosacchi di Zaporož′e; fu centro della lotta antibolscevica dall'ag. 1918 al febbr. 1920, quando vi risiedettero il comando ...
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Generale (Ust´-Kamenogorsk, Altai, 1870 - Ekaterinodar 1918); all'inizio della prima guerra mondiale era comandante di brigata; fatto prigioniero dagli Austriaci ed evaso, ebbe il comando di un corpo d'armata. [...] al fronte, marciò allora con 60.000 uomini contro Pietrogrado; ma a 20 km dalla capitale le truppe lo abbandonarono. Rifugiatosi tra i Cosacchi del Don, vi organizzò truppe per combattere i bolscevichi, finché cadde nello scontro di Ekaterinodar. ...
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Successore (Somlyo´, Transilvania, 1533 - Grodno 1586) di Giovanni Sigismondo Szapolyai sul trono di Transilvania (1571), vi combatté il partito asburgico, mostrandosi remissivo verso la potenza ottomana. [...] del Baltico. Rafforzatosi all'interno con la riforma dei tribunali, il consolidamento dell'esercito e l'organizzazione dei Cosacchi, pensò a una unione personale fra Russia e Polonia, cercando di coinvolgere nei suoi piani anche Sisto V, tramite ...
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DE TORRES, Giovanni
Pietro Messina
Discendente da nobile famiglia di origine spagnola, nacque a Roma nel 1618 da Ludovico che "pigliò moglie una sorella de Maria Cenci" (Caffarelli, f. 166). Studiò [...] di un sinodo comune non approdò a nulla, anche perché i rapporti dello Stato polacco con le popolazioni russo-ortodosse (perlopiù Cosacchi) si fecero sempre più tesi, fino a sfociare nella guerra civile del 1648.Il D., invece, si trovò subito a fare ...
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Famiglia nobile polacca, appartenente al blasone Pobóg, originaria di Koniecpole, presso Sieradz. Di essa sono noti Jakób, voivoda di Sieradz, che combatté a Grünwald (1410); Jan (m. 1455), gran cancelliere [...] il candidato di Casimiro, Alessandro; Stanisław; Aleksander (1620-1695), figlio di Stanisław, voivoda di Sandomierz, che combatté contro i Cosacchi di Bogdan Chmel´nickij e contro Gustavo Adolfo di Svezia. La famiglia dei K. si estinse alla fine del ...
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Famiglia magnatizia polacca, di origine lituana. La sua potenza fu creata dal grande etmano di Lituania Lew (1557-1633) che, convertitosi dal calvinismo al cattolicesimo, appoggiò la politica cattolica [...] etmano di Lituania, durante il regno di Ladislao IV e Giovanni Casimiro, si distinse nelle guerre contro i Moscoviti, i Cosacchi e gli Svedesi; Kazimierz Paweł (m. 1720), etmano di Lituania, combatté con esito sfortunato accanto a Carlo XII di Svezia ...
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Famiglia nobile polacca, originaria dal castello di Zamość, si elevò come rango e ricchezze per opera del cancelliere Jan (v.). Di essa si distinsero anche: Tomasz (1594-1638), figlio di Jan, che combatté [...] Chłopicki (1831), emigrò in Francia, dove agì alle dipendenze di Czartoryski; fu comandante in Turchia (1854-56) di una divisione di cosacchi; Maurycy (Varsavia 1871 - ivi 1939) fu ambasciatore a Parigi (1919) e ministro degli Esteri (1924-26). ...
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Odessa
Città dell’Ucraina. Colonizzato dai greci, il cui insediamento decadde nel 3°-4° sec. d.C., il territorio di O. rimase disabitato fino ai secc. 12° e 13°, ai quali risalgono, sembra, resti di [...] d’oro essa fu incorporata nell’impero ottomano; più tardi (1764) i turchi vi costruirono una fortezza contro i cosacchi di Zaporož′e. Conquistata dai russi (1789), conobbe un decisivo incremento economico e demografico dopo che Caterina II costruì ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] («al confine»). Una parte della popolazione rutena preferì allora spostarsi verso SE, nella grande regione sul medio Dnepr.
I Cosacchi (➔) del Dnepr alla fine del 16° sec. stabilirono il loro centro oltre le cateratte del basso Dnepr, sulle isole ...
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Saratov Città della Russia (836.098 ab. nel 2008), capitale dell’oblast´ omonima, situata a 200 m s.l.m. sulle alture che dominano la sponda destra del Volga, dove è il suo porto fluviale, importante per [...] .
Fondata verso il 1590 quale avamposto contro i popoli della steppa, la fortezza di S. fu distrutta durante la rivolta dei Cosacchi (1670-71); ricostruita sulla sponda destra del Volga, fu occupata nel 1773-74 da E. Pugačëv. Con lo sviluppo della ...
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cosacco
coṡacco s. m. e agg. [dal russo kozak, kazak, che è dal turco-tataro qazāq «vagabondo»] (pl. m. -chi). – 1. s. m. a. (f. -a) Nome con cui si designarono in origine gli abitanti nomadi, di stirpe tatara, delle steppe della Russia merid.,...