Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] della lingua polacca», 6 vol.). La letteratura prese via via coscienza del valore patriottico insito nel richiamo alle tradizioni popolari; la raccolta di Ballady i romanse («Ballate e romanze», 1822) di A. Mickiewicz, con cui si è soliti datare l ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] e politica furono innegabili. L’aristocrazia cessò di essere una classe nello Stato, spesso in opposizione al monarca dalle correnti d’avanguardia internazionali mentre si afferma anche la coscienza delle tradizioni nazionali. V. Eggeling, O.G. ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] dal sacerdote creolo M. Hidalgo y Costilla, mosse le classi più umili della popolazione, che trasformarono i moti per in una presa dicoscienza della realtà messicana. Più che le Memorias di fray Servando Teresa de Mier o le poesie di fray Manuel de ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] di resa produttiva e si fonda sullo sfruttamento di una classedi persone asservite, la cui riproduzione avviene attraverso la cattura o l’acquisto di , inteso come coscienza e volontà di ridurre la vittima a un oggetto di diritti patrimoniali e ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] prende coscienza del suo ruolo e sceglie di descrivere la realtà con romanzi e racconti di stampo La commissione», 1981), dolorosa denuncia delle contraddizioni in cui si dibatte la classe intellettuale araba, B. Ṭāhir (Ḫalatī Sāfiya wa ’l-dayr, «Zia ...
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Felice BATTAGLIA
Giuseppe OTTOLENGHI
Riccardo MONACO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Guido ZANOBINI
Ottorino VANNINI
STATO. - Storia del nome. - Con la parola stato si designa modernamente la maggiore [...] voluto comporre il dissidio tra datori di lavoro e lavoratori, epperò eliminare la lotta diclasse, in cui altri aveva creduto la più affinata coscienzadi questa essenza assoluta dello stato e lo sforzo più efficiente di una sua realizzazione ...
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GRAMSCI, Antonio
Valentino Gerratana
(App. II, I, p. 1075)
Uomo politico e scrittore. Nuova luce sulla sua biografia e sui contenuti della sua opera è stata gettata dagli studi compiuti negli anni più [...] insistenza da parte del primo sulla necessità di "richiamare alla coscienza politica dei compagni russi, e richiamare energicamente l'analisi del rapporto città-campagna e delle alleanze diclasse nella società italiana dei primi decenni del secolo. L ...
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Scuola
Aldo Lo Schiavo
Michele Tortorici
(XXXI, p. 249; App. I, p. 997; II, ii, p. 801; III, ii, p. 685; IV, iii, p. 294; V, iv, p. 695)
Parte introduttiva
di Aldo Lo Schiavo
Una storia della s., [...] sviluppo della coscienza critica". Si parla anche della s. quale "comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, 'impegno per l'insegnante (s. elementare) o per il Consiglio diclasse (s. media) a "compilare ed a tenere aggiornata una scheda ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] E ciò fa sì che tale "Chiesa" porti in sé la coscienzadi essere come estranea al mondo nel quale vive e sul quale pur principî del Buddha e sono i veri buddhisti, una classe amplissima di laici, che, sottraendosi a quei principî per vivere, ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] che Kantor ha adottato in tutti i suoi spettacoli, da La classe morta in poi. Da un lato è il drammaturgo-regista in bilancia, si rafforza la coscienzadi quell'arte dello spettatore che è il frutto dello spettacolo. Quei modi di dire secondo i quali ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...