Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] possibilità e la necessità che le plebi contadine acquistino la coscienza attiva dei propri diritti civili e sociali. Ma non
Il 2 novembre del '60 fu nominato Intendente di prima classe col grado di colonnello. Nel dicembre ebbe una licenza che passò ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] di Neri o di Gianni, resterà la testimonianza dell'illuminismo riformatore pervaso dalla coscienza e dalla convinzione di alto e che per agire ha bisogno d'una nuova classe intellettualmente preparata e capace d'iniziativa, continuano a rimanere ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] Fusinato, sia pure rivolto, con spirito di conservazione borghese, ad una classedi lettori più selezionata (al popolo egli riserba più frequenti e più intimamente sorrette da una precisa coscienza critica, tanto meno interessano al nostro quadro che ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] Stato nazionale.
Nel tentativo di isolare, nella Roma medievale, una coscienza cittadina autonoma rispetto all' di un romanziere gradito alla numerosa classe dei semidotti piuttosto che di uno storico ferrato.
Il mondo liberale ne faceva un cavallo di ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] E in quel clima - dominato da un lato dalla comune coscienza dell'eredità dei grandi del sec. XIV, ravvivata nelle Per una monografia su D. Silvestri, in Annali della Scuola norm. sup. di Pisa, classe lett. e fil., s. 2, XIX (1950), pp. 13-24. Cfr ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] e avida di progresso. Ma nel momento stesso in cui questa nuova coscienza umanistica perviene classe dirigente, come i trattati di Francesco da Barberino o la canzone del «pregio» di Dino Compagni, il lettore intravvede di scorcio il rovescio reale di ...
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DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...] coscienza della sua "diversità" rispetto alle dame sue contemporanee, questo suo modo franco e quasi maschile di gestire i suoi rapporti di aggancio importante tra la classe dirigente di tale Stato. Tramite la comune conoscenza di Gian Rinaldo Carli ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Napoletani - Introduzione
Franco Venturi
Il moto riformatore ispirato alle idee illuministiche ha inizio nel Mezzogiorno dell'Italia quando ormai stanno esaurendosi [...] le varie terre italiane e crea una prima coscienza - più approfondita di quanto spesso non si creda- dei problemi specifici politica delle riforme. Uno dei drammi più alti della classe intellettuale italiana si chiudeva così, con i massacri della ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] dei volumetto è piena di "Rime sacre e divote"). Rimangono nel B., a turbare la saggia ma esausta coscienza morale e politica, appena religioso, la sordità politica che era diffusa nella classe cui apparteneva, non tocca dalle aperture culturali.
Mai ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] possedeva di quegli anni la classe dirigente ebraica, e non, dell'operosa città toscana.
Merito dei suoi maestri di Pisa, païenne di Giuliano lo Apostata e di Vezzio Agorio Pretestato) contribuisse la sua coscienza e posizione "minoritaria" di ebreo ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...