GUERRIERI GONZAGA, Anselmo
Paola Bernasconi
Secondo di sei figli, nacque a Mantova il 19 maggio 1819 dal marchese Luigi e da Maria Rasponi, nobildonna ravennate.
Il G. crebbe nella casa della prozia [...] e dalla sua azione patriottica; di lui apprezzò il ruolo di propulsore della coscienza politica nel paese, ma non sempre eventuale rinnovo della classe dirigente e rivendicando alle cosiddette consorterie moderate il merito di quanto era stato ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] politica, risolvendoli nella prospettiva elastica di un rapporto fiduciario tra classe politica e grands commis.
- anche nel difficile ruolo di vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura - la coscienza limpida di chi della vita fa un ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] di F. D'Andrea, di F. Pignatelli, di V. Cuoco, di P. Colletta, di L. Blanch e di tanti altri minori, egli abbia saputo penetrare nella coscienza politica di dell'antistato; rimase quella delle classi dirigenti, delle élites intellettuali. Influì ...
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Lenin, Vladimir Il'ič
Massimo L. Salvadori
Il più grande rivoluzionario del Novecento
Lenin è stato il maggiore leader rivoluzionario del Novecento. Gli effetti della sua opera hanno dominato il secolo. [...] un partito centralizzato formato da intellettuali e da rivoluzionari di professione, capace di dirigere la classe operaia e le masse contadine e di portare loro dall’alto la coscienza socialista.
Queste tesi furono nettamente contrastate da coloro ...
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Storico italiano (Giarre 1924 - Roma 1987). Docente alle univ. di Messina e Roma e socio dei Lincei (1986), è stato esponente del partito repubblicano italiano ed europarlamentare. Al centro dei suoi interessi [...] dell'industrializzazione, dello sviluppo economico e della formazione di una classe dirigente nazionale. La sua opera più famosa rimane distruzione della vecchia nazione e l'affermazione di una coscienza italiana. Negli studi sulle specificità dell' ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] di storici inglesi. Il Namier in sostanza applicava metodi sociologici continentali di esame della classe Le Bras. La coscienza della varietà dei punti di vista, dei problemi, ha suggerito collezioni di manuali di nuovo tipo, intesi soprattutto ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] coscienzadi gruppo, una forte solidarietà e spirito di unione.
Nel continente europeo, peraltro, ogni articolata espressione ideologica di sindacalismo cessa di connotazione negativa di ogni spontaneismo nel conflitto diclasse e di ogni aggregazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] da quell’eclisse culturale nel quadro europeo di cui abbiamo visto la chiara presa dicoscienza nel Muratori. Le vette segnate, per rivoluzionari, e non già gli schemi ideologici o diclasse consueti nella massima parte della relativa storiografia.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] specie dopo la morte di Federico II: secondo lui si trattava ormai di conflitti diclasse e di fazione, in cui il coscienza e una base della loro azione. Questo ideale di storiografia Croce cercò di realizzarlo nella già ricordata Storia del Regno di ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] conflittualità; accettare pur con tutta la riluttanza possibile la lotta diclasse, scaricando prima nei fatti poi anche nella coscienza e nella parola l’equivoco dell’interclassismo»108.
Di fatto, alcune delle federazioni più esposte, e anche più ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...