Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] tendeva continuamente a crescere. Una dolorosa crisi dicoscienza l'aveva avuta prima di morire, poco dopo la fine della e la capitanava, Renier Zeno, patrizio vicino al gruppo sarpiano, che aveva fatto molto parlare di sé per le ambascerie da ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Gilbert (65) ha chiamato la "coscienza dell'esistenza di una completa integrazione di tutte le funzioni civili - la Giovanni Battista Zeno, figlioli di due sorelle del predetto Pontefice; Pietro Foscari Vescovo di Padova figliolo di Marco ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] , l'opinione espressa a suo tempo da Renier Zenodi ridar prestigio alla quarantìa facendo in modo che entrassero libertà della sua coscienza. I procuratori di San Marco de supra, suoi antagonisti per una diversità di concezione ecclesiale della ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] il marchese di Bedmar, i cittadini avevano una più risentita coscienza del loro dovere di "abbracciare le 102-103.
195. Cf. ibid., pp. 121-122. Sul celebre discorso dello Zeno, cf. G. Cozzi, Il doge Nicolò Contarini, pp. 264 ss.; Angelo Ventura ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] documento la missiva del doge - quindi una ducale - Renier Zeno del 30 maggio 1265 a dir della quale nell'incendio, lo dice per scienza e in tutta coscienza - dove "l'impostura e la cialtroneria" più hanno di che mordere e nutrirsi, dove "possono ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] i quali lo stesso Carlo Zeno, provveditore in campo).
Alla fine di novembre però la popolazione, esausta pp. 325-363.
157. Silvana Collodo, Introduzione. Identità e coscienza politica di una società urbana, in Ead., Una società in trasformazione: ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] dal maresciallo francese Jean Le Meingre, signore di Boucicaut, ed i Veneziani di Carlo Zeno.
Assalito da tre galere avversarie e ridotto il mare, settore nel quale la Repubblica aveva coscienza della propria superiorità.
Ecco dunque che nel 1406 ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] meno consistente. L'analisi del patrimonio di Ranieri Zeno del XIII secolo (44) o quella di possedere'. L'emersione di forme alternative di proprietà alla coscienza giuridica postunitaria, Milano 1977. Una rassegna sulle origini del diritto di ...
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Proprietà fondiaria e agricoltura
Gian Maria Varanini
Geografia e storia
Non da oggi il problema dell'espansione della proprietà fondiaria veneziana nella Terraferma è presente all'attenzione degli [...] , ottenendo investiture feudali dal monastero di S. Zeno, rifornendo di cereali i castelli veneziani (27), tratta di decisioni e di iniziative rilevanti, in sé e per sé, ma anche perché lasciano intendere la ormai matura presa dicoscienza, da ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] e il turbamento. che deve avere impresso nella coscienza venetica avrà inciso non poco sulla prudenza con di una donazione di Pipino all'abbazia veronese di San Zenodi beni e diritti in Torcello, cf. Codice diplomatico veronese, a cura di ...
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