Kezich, Tullio
Bruno Roberti
Critico cinematografico e sceneggiatore, scrittore e drammaturgo, nato a Trieste il 17 settembre 1928. Intellettuale poliedrico, il cui talento si è esplicato in diversi [...] accompagnato anche il suo lavoro di saggista e drammaturgo, incentrato soprattutto sull'opera di I. Svevo: dal grande successo della riduzione teatrale di La coscienzadiZeno, prodotto nel 1964 dal Teatro Stabile di Genova e interpretato da Alberto ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] ). In altri termini, l'indagine medioevale aveva avuto il valore di rafforzare la coscienzadi un'Italia "nova" (p. 396) rispetto all'antica, contributi bio-bibliografici su B. furono offerti da A. Zeno e G. Tiraboschi. Ma fu solo nel sec. XIX ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] a, Morosina. A questi lutti resse per una indomita vitalità e coscienzadi sé. Già nel 1532, quando gli morì Lucilio, stava pensando a Nel quadro di questa storia, la grande erudizione italiana del Settecento, da Apostolo Zeno a Iacopo Morelli ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] vescovile presso S. Zeno. Oltre al duca di Baviera e a Mainardo del Tirolo non c'erano principi di qualche rilievo al suo di primordiale nazionalismo che vedeva in Carlo d'Angiò il discendente di Carlo Magno e l'atleta di Cristo. La coscienzadi ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] coscienzadi sé, dopo essere uscita dall'incubazione del contemporaneo razionalismo, particolarmente nell'opera di Carafa, De profess. Gynmasii Romani, Roma 1751, II, p. 561; A. Zeno, Annot. alla Biblioteca dei Fontanini, Venezia 1753, I, pp. 328-29; ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] coscienza" di lei e "alla famiglia" alle sue "dipendenze". Ai sospetti sulla regina, accusata di fomentare mene cattoliche e di voler le questioni di precedenza, restano in ballo gli attriti per Aquileia e per l'abbazia di S. Zeno, rimangono pendenti ...
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GUERRIERI, Gerardo
Claudia Campanelli
Nacque a Matera il 4 febbr. 1920 da Michele e Margherita Cristalli. Molto giovane si avvicinò alle scene, muovendo i primi passi nel contesto sperimentale del teatro [...] e parole, tutti tratti dai manoscritti del G. e montato da Maranzana per arrivare a comporre "una sorta di ritratto diZeno (e della sua coscienza)" (Avanti!, 24-25 apr. 1988).
I suoi saggi più importanti furono pubblicati un anno dopo la sua morte ...
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CORDANS, Bartolomeo
Giuseppe Radole
Nato a Venezia nel 1700 circa, entrò giovanissimo (1712) nell'Ordine dei francescani osservanti, dove, oltre agli studi umanistici, filosofici e teologici, portò [...] di S. Michele di Murano Il 19 giugno 1727" (libretto di R. Marrighi d'Imola). L'anno dopo rappresentava al teatro S. Cassiano di Venezia l'opera Ormisda (libr. di A. Zeno ai colpi di testa, o forse anche una presa dicoscienzadi inadeguatezza in ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] (che, divenuto acceso fautore di Sinān, era quasi leader nel "partito" che a lui s'ispirava), e non osta - così ancora lo Zeno - alli negoti "della campanelliana al regno della libertà, anzitutto dicoscienza, e della giustizia si sarebbero, ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] , l'altro romano, di dare la Cronica alle stampe. All'inizio del sec. XVIII ci riprova Apostolo Zeno (fra il 1704 e l'opera", dove si avverte un "contrasto profondo" fra "la coscienza religiosa e morale dell'autore" e "la triste realtà della vita ...
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