CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] all'ateneo pur in questo periodo per esso di decadenza. Soprattutto frequentava A. Zeno, che lo aveva preso in simpatia e notare che in questi studi il C. dimostra coscienza dell'Italia come di un organismo economico unitario, e sente la questione ...
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DALL'ORTO (de Orto), Oberto
Giancarlo Andenna
Nacque probabilmente a Milano all'inizio del XII secolo; non è altrimenti nota la provenienza sociale della famiglia, né sappiamo ove abbia acquisito i [...] e si affermava che il castello, posto su terra allodiale di S. Zeno, era sotto la signoria del medesimo monastero entro i confini differenti a seconda delle diverse città, aggiunge, con piena coscienza, che per quanto grandi siano il valore e l' ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] celebre teatro che aveva ospitato l'Arianna di Monteverdi era stato veramente rivolto allo Zeno il quale, declinato l'incarico in tempo della protagonista, combattuta fra la coscienza del dovere e il desiderio di liberazione da una tirannide ingiusta ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] Louis Blanc, Félix Pyat, Alexandre-Auguste Ledru Rollin e Zeno Swietoslawski. A Londra, fra il 1852 e il 1853 cuore e lo spirito, la coscienza non poteva smentire i benefici di tale educazione. […] Ha voluto che prima di tutto io fossi un uomo onesto ...
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CASATI, Alessandro
Piero Craveri
Nacque a Milano il 4 giugno 1881 da Alfonso e da Luisa Negroni.
Le ascendenze familiari esercitarono su di lui un'influenza psicologica più profonda della naturale consapevolezza [...] riflesso del processo di industrializzazione del paese.
La coscienza della crisi, connessa il fascista. La conquista del potere (1921-25), Torino 1966, p. 653; L. Zeno, Ritratto di C. Sforza, Firenze 1975, ad Indicem. Per il figlio Alfonso: F. Flora A ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] ne' Chiostri". Ma saranno i premurosi consigli di Pier Caterino Zeno e Antonio Vallisnieri a indicare al C. di storia del giornalismo veneziano, nella quale è riassunta con penetrante coscienza critica l'esperienza di mezzo secolo di iniziativa e di ...
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BALDINUCCI, Filippo
Sergio Samek Ludovici
Nacque a Firenze il 3 giugno 1625 da Giovanni e da Caterina da Valle. Membri della sua famiglia, fin dal Trecento, avevano avuto pubblici uffici ed esercitato [...] in cui essa prendeva coscienza della sua autonomia, anche la pittura antica e la moderna, un anticipo di quella che in Francia, dilagandovi, sarà chiamata la 1706], Roma 1803, II, p. 452; A. Zeno, in Giornale de' letterati d'Italia, Venezia 1719, ...
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DESIMONI, Cornelio
Giovanni Assereto
Nato a Gavi (Alessandria) il 16 sett. 1813 da Angelo, farmacista, e da Dominica Merlo, si trasferì a Genova per compiervi gli studi fino al conseguimento della laurea [...] astronomica e marittima, nonché sui navigatori e scopritori: Colombo naturalmente, ma anche i fratelli Zeno e Caboto, Verrazzano. Da altri punti di vista, il D. andava esplorando il Medioevo genovese ed arricchendone la conoscenza: la storia ...
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BIROLLI, Renato
Corrado Maltese
Nato a Verona il 10 dic. 1905, vi frequentò l'Accademia Cignaroli, dipingendo nei modi ancora tradizionali, alla Segantini. Trasferitosi a Milano nel 1928, al giornale [...] Arte Moderna), memore della religiosità primitivista di Tullio Garbari. Oltre al S. Zeno appartengono, tra gli altri, a 1942, Roma, coll. Zerboni), nei quali profonde una coscienza sempre più acuta del colore attraverso un cézannismo che diventa ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] nel tempo" provoca anche un mutamento "nella coscienza giuridica di quelle generazioni", come ebbe a scrivere uno studioso d'Ostiglia, fra Po, Tione e Tartaro (diploma di Enrico III per il monastero di S. Zeno, 11 nov. 1055; per le località cfr. ...
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