Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fino agli anni Ottanta dell’Ottocento la classe operaia non c’è: la coscienza di [...] c’è perché – secondo lo storico inglese – la coscienza di classe, la consapevolezza di una separazione ineludibile tanto soluzione quasi escatologica può venire infatti solo dall’assunzione della coscienza e dal suo tradursi in un movimento – e poi ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] , aveva introdotto l’idea dell’applicabilità di strumenti matematici allo studio dei fenomeni psichici. I concetti di soglia di coscienza e di misurabilità nei contenuti psichici, teorizzati poi da G.T. Fechner, ne furono il logico sviluppo: si creò ...
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Attività automatica motoria che si svolge di regola nella prima parte della notte, durante il sonno NREM, al di fuori di un efficace controllo della coscienza e della memoria, e secondo schemi abbastanza [...] complessi e coordinati (camminare ecc.). È relativamente frequente nell'infanzia, in cui talora acquista significato patologico ...
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Psicologia archetipica
James Hillman
di James Hillman
Psicologia archetipica
sommario: 1. Origini della psicologia archetipica. 2. Immagine e anima: la base poetica della mente. 3. Immagine archetipica. [...] v. Durand, 1975), che si manifesta sia nell'egocentricità chiusa in se stessa, sia nell'iperattivismo o fanatismo di vita della coscienza occidentale (o meglio ‛nordica', v. cap. 7), che ha perso il suo rapporto con la morte e il mondo infero.
Questa ...
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Banerjea, Surendranath
Politico bengalese (Calcutta 1848-ivi 1925). Di agiata famiglia brahmana, compì studi legali e quindi si dedicò all’insegnamento. Per diffondere una coscienza politica tra i suoi [...] connazionali e promuoverne la partecipazione all’amministrazione ideò la Indian association (1876); fu poi tra i fondatori dell’Indian national congress (1885), di cui divenne un importante leader. Perseguì ...
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SARFATTI, Roberto
Medaglia d'oro, nato a Venezia il 10 maggio 1900, morto sul Col d'Echele il 28 gennaio 1918. Animato da chiara coscienza dei valori ideali dell'intervento italiano nella guerra mondiale, [...] fuggì di casa nel luglio 1915 e si arruolò volontario con false carte, procurategli da Filippo Corridoni, per eludere il rifiuto che avrebbe accolto la sua richiesta a causa dell'età troppo giovanile. ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] alle nuove sfide conoscitive sollevate dalle neuroscienze. Per F. Crick (1994), Nobel per la scoperta del DNA nel 1953, la coscienza rappresenta la consapevolezza immediata e soggettiva del mondo e di noi stessi, un fenomeno cioè in cui si combinano ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] dell’idea, non altrettanto può dirsi per l’ordinario intelletto umano. Prima che l’uomo arrivi ad adeguare la propria coscienza al processo dell’idea e, quindi, a innalzare il proprio punto di vista soggettivo a quello dell’assoluto o del sapere ...
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Filosofo italiano (Molfetta 1877 - Genova 1948). Prof. nelle univ. di Palermo (dal 1923) e Roma (dal 1930); socio nazionale dei Lincei (1935). In polemica con l'interpretazione soggettivistica del kantismo [...] quale l'essere, oggetto assoluto, unico, identificato con Dio, non è presupposto alla coscienza, ma, nella sua infinita inesauribilità, sostanzia la stessa coscienza, a cui è "intrinseco". Scritti principali: Critica del concreto (1921), La filosofia ...
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Termine di grande diffusione nella psicologia, nella filosofia e in genere nelle scienze umane in Germania dagli inizi del Novecento, adottato per affermare una concezione attiva, dinamica della vita della [...] o «vivente», indica l’aspetto personale, unitario per cui i contenuti della coscienza non sono recepiti in modo passivo, ma colti in modo vivo nel fluire della coscienza. A differenza degli oggetti legati da rapporti spaziali estrinseci, gli E. sono ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...