Agnosia
Bruno Callieri
L'agnosia, termine che deriva dal greco ἀγνωσία (composto di ἀ- privativo e γνῶσις, "conoscenza") è un disturbo del riconoscimento degli oggetti, senza alterazione della coscienza, [...] senza deficit dell'intelligenza e con funzione integra degli organi di senso. Teoricamente dovrebbero esistere tante forme di agnosia quanti sono gli organi di senso ma, dato che le sensazioni gustative ...
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soglia
Valore minimo (detto anche valore di s. o valore s.) che una determinata grandezza deve raggiungere perché si produca un certo fenomeno (detto fenomeno a s.). ● Nella psicologia sperimentale, [...] minima quantità di eccitazione necessaria per produrre una percezione; tale quantità è più esattamente chiamata s. assoluta della coscienza, mentre col termine di s. differenziale si indica la più piccola differenza, nella grandezza dell’eccitazione ...
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Assenza della sensibilità dovuta a cause organiche (a. organica) o indotta artificialmente.
A. organica
È quella provocata dalla distruzione delle vie o dei centri della sensibilità nelle sue varie forme. [...] tra a. generale e a. periferiche. Con la prima si produce offuscamento del sensorio o abolizione totale della coscienza, perdita della sensibilità e rilassamento muscolare. Con la seconda l’azione è localizzata alla zona interessata, con integrità ...
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Psicologia del comportamento
James L. McGaugh
di James L. McGaugh
Psicologia del comportamento
sommario: 1. Il behaviorismo in psicologia e in biologia. 2. Le radici del behaviorismo. 3. Lo sviluppo [...] valore scientifico dei suoi dati dipende dalla prontezza con cui essi si prestano a essere interpretati in termini di coscienza. Il behaviorista, nei suoi tentativi di ottenere uno schema unico per le risposte degli animali, non riconosce una linea ...
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REM (sigla dell’ingl. Rapid Eye Movements)
Fase del sonno caratterizzata, da un punto di vista comportamentale, da uno stato di parziale o totale sospensione della volontà e della coscienza, da interruzione [...] delle funzioni corporee, da diminuita attività motoria e percettiva e, dal punto di vista elettrofisiologico, da modificazioni particolari dell’elettroencefalogramma (EEG), dell’elettrooculografia (EOG) ...
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sensibilità
forma di attività del sistema nervoso che per suo mezzo diviene capace di avvertire e di analizzare gli stimoli che agiscono sull’organismo dall’esterno o dall’interno, informandone o meno [...] e che si esprime in forme, cioè in sensazioni (➔ sensazione e percezione), particolarmente precise e nitidamente avvertite dalla coscienza (s. visiva, acustica, gustativa, olfattiva), e una s. generale, così detta perché i suoi recettori sono diffusi ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] considerati veramente dei marxisti. E tuttavia la loro opera, per quel tanto che è la prosecuzione e lo sviluppo di Storia e coscienza di classe di Lukács, non solo ha un posto nella storia del m., ma serve a illuminarne una componente segreta.
Il m ...
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IBSEN, Henrik
Giuseppe GABETTI
Poeta norvegese, nato a Skien il 20 marzo 1828, morto a Cristiania il 23 maggio 1906: considerato nel suo tempo come il più profondo interprete dei conflitti morali e [...] protesa verso l'assoluto: qualunque sacrificio costi all'uomo "essere sé stesso", non c'è via di mezzo: l'imperativo della coscienza suona implacabile: muore a Brand la moglie, Agnese, muoiono la madre, il figlio; ma Brand non può cedere; e Gerd sola ...
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Ccee
s. m. inv. Sigla di Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa.
• i vescovi europei richiamano a «una fede più consapevole e vissuta» e a una «maggiore presa di coscienza della dottrina sociale [...] della Chiesa». Lo hanno fatto ieri proprio nella giornata dedicata agli ideali europei, nella quale hanno celebrato a Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore, una «Messa per l’Europa», con il fine ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] inizialmente come attributo del s. corporeo a cui inerisce. Di qui poi l’uso del termine per designare, in genere, la coscienza e il pensiero, e quello di ‘oggetto’ per designare la realtà per sé esistente. È Kant, soprattutto, che, attraverso la ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...