PROLETARIATO
Rodolfo Mondolfo
. Modernamente questo nome (per il suo significato in epoca classica, v. proletario) designa la classe lavoratrice in quanto è composta di salariati, ossia di operai che [...] (sopralavoro e plusvalore). Condizione dunque di disumanità; ma, contro questa, la negazione della negazione: risveglio della coscienza di classe nell'addensamento in masse e nei conflitti col padronato; organizzazione sempre più forte, decisa e ...
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. L'Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.) fu fondata con r. decr.-legge 1° maggio 1925 col compito di promuovere l'istituzione e il coordinamento di enti intesi a elevare la coscienza civile e a migliorare [...] le condizioni fisiche di tutti i lavoratori. L'ordinamento dell'opera veniva fissato nel modo seguente: al centro un consiglio d'amministrazione, che fu presieduto nel primo biennio dal Duca D'Aosta, e ...
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Ammalarsi e guarire
Luis Chiozza
La definizione di malattia
Si usa definire la malattia come una perdita della salute; da ciò deriva che, per comprendere il significato del termine, è necessario spiegare [...] permetterebbe di recuperarlo.
La risignificazione
È vero che a volte il paziente si ricorda del momento in cui ha espulso dalla coscienza l’idea intollerabile ma, anche se il ricordo di quell’idea esiste, spesso si è persa la connessione che le dava ...
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apoplessia
Sindrome anatomo-clinica caratteristica dell’emorragia cerebrale che si manifesta con uno stato di coma; il termine può essere applicato tanto al solo reperto anatomo-patologico, quanto al [...] quadro clinico. A. apoplettiforme: improvvisa perdita di coscienza seguita da stato comatoso, che si può avere in alcune condizioni morbose (colpo di calore, intossicazioni acute, ecc.). ...
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Filosofo francese (Lione 1895 - ivi 1958), prof. all'univ. di Lione (1944-58). La sua "filosofia riflessiva", ponendo il corpo mediatore dello spirito, sottolinea il significato e il ruolo del movimento [...] e del gesto nella presa di coscienza dell'individuo. Opere principali: Conscience et mouvement (1938); Conscience et amour (1938); Conscience et signification (1953); La conscience morale (1954). Postumi: Vers une philosophie réflexive (1960); Nature ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] , non va sottovalutata una tendenza alla riflessività e all’interiorizzarsi che sin dal 6° sec. a.C. si manifesta nella coscienza greca.
La filosofia, ponendosi da un punto di vista razionalistico e moralistico di fronte al mito e al culto, vi trova ...
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Nell’ordinamento italiano l’istruzione è considerata un servizio ‘d’interesse sociale’ e nell’ordinamento comunitario è inclusa tra i servizi d’interesse generale.
In materia di istruzione sussistono funzioni [...] promossi il conseguimento di una formazione spirituale e morale, anche ispirata ai principi della Costituzione, lo sviluppo della coscienza storica e del senso di appartenenza alla comunità locale, alla comunità nazionale e alla civiltà europea; è ...
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Poeta e critico italiano (Mombaroccio 1924 - Roma 2007); antesignano, teorico e animatore della neoavanguardia italiana, ha curato l'antologia I novissimi (1961), con la quale per la prima volta la nuova [...] generazione poetica ha preso polemicamente coscienza della propria identità. Negli anni immediatamente successivi alla costituzione della neoavanguardia in Gruppo '63, G. incarnava sia l'anima programmatica più conseguente del rinnovamento (con le ...
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Periodico fondato a Firenze nel 1841 da G.P. Vieusseux e G. Capponi. Iniziò le pubblicazioni nel 1842 ed ebbe tra i suoi collaboratori M. Amari, N. Tommaseo, R. Lambruschini, M. Tabarrini. Si proponeva [...] il risveglio della coscienza unitaria italiana attraverso la realizzazione di una storiografia fortemente impegnata nei nuovi ideali nazionali e aliena da ogni gretto municipalismo. Nel 1864, morto Vieusseux, divenne organo della Deputazione di ...
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. Imposta straordinaria fiorentina, ordinata per la guerra di Pisa del 1508. Talvolta stabilita da sola, ma per lo più congiunta con la decima sui commerci, le faccende e l'industria, e distribuita a coscienza [...] e arbitrio dei funzionarî, pur essendone quasi sempre determinata per legge la massa dell'imposizione e talvolta anche la maggiore posta. Il Guicciardini (Decima scalata, 18) accenna però a casi in cui ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...