Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] , che è nel profondo di ciascuno, le liberi». Non una rivista «scritta per il gran pubblico», ma «una rivista di coscienze dedicata ai fratelli della nostra anima»5. Il carattere elitario de «Il Rinnovamento» non inficiava l’eticità che era alla base ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] l'impressione di agire in buona fede, ecc. In un altro senso si può utilizzare il concetto di falsa coscienza anche per descrivere il caso in cui un soggetto assume una situazione nuova sotto categorie improprie, semplicemente perché non dispone ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...] . È il volere di un popolo, in quanto il popolo ha un volere. Il che vuol dire, in quanto ha una coscienza unificata; ma una coscienza che sia autocoscienza, personalità e perciò volontà. La volontà di un popolo, che si sente nazione (e si vuole come ...
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risolvere (resolvere)
Andrea Mariani
Tre sole occorrenze, nella Commedia. In senso proprio, come intransitivo pronominale, per " dissolversi ", " dissiparsi ": al soffio del maestrale si purga e risolve [...] , Introduzione 431) il verbo è transitivo: se tosto grazia resolva le schiume / di vostra coscïenza. Dunque, in metafora, " sciogliere ", " purificare " la coscienza, ossia la " memoria ", dalle impurità dei ricordi terreni. Ma per gli antichi la ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] non equidistante e imparziale nei confronti di tutte le confessioni religiose e la mancanza di parità nella protezione della coscienza di ciascuna persona che si riconosca in una fede, quale che sia la confessione di appartenenza.
A seguito dei ...
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Per dichiarazione si intende un comportamento che manifesta una volontà o una conoscenza del soggetto agente. L’attività dichiarativa viene tradizionalmente distinta in due fasi: l’espressione, che consiste [...] nella scelta e nel coordinamento dei segni con cui l’agente intende manifestare un proprio fatto di coscienza, e l’emissione, che consiste nell’attività (anche minima) con cui questo fatto viene reso accessibile ai terzi. Una D. può essere recettizia ...
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INSETTICIDI
Attilio A.M. Del Re
(XIX, p. 357; App. I, p. 732; II, II, p. 52; III, I, p. 885; IV, II, p. 210)
Gli i. sono uno dei principali mezzi a disposizione dell'uomo per il controllo chimico dell'ambiente. [...] La coscienza di ciò, formatasi in questi anni, ne ha modificato l'uso. Le novità qui discusse sono: la proibizione degli i. cloroorganici; l'ampliamento della gamma di i. fosfoorganici e carbammici; l'introduzione di piretroidi fotostabili; la ...
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IMMORALITÀ COSTITUZIONALE
Eugenio TANZI
Ernesto LUGARO
. È un'anomalia affettiva costituzionale e per lo più congenita, che consiste nella deficienza di sentimenti morali in individui d'intelligenza [...] valida e completa. Non sono dunque da assegnare a questa anomalia i fatti d'obnubilamento transitorio della coscienza morale che s'osservano in molte psicopatie guaribili, né la decadenza etica che s'associa a ogni forma di demenza, né il mancato ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] de B. a individuare nell'effort, nella tensione volontaria e cosciente dell'io, il fatto fondamentale della vita della coscienza. Partendo dal piano dell'esperienza interiore, M. de B. contrappone un io - causa efficiente, attività originaria - e una ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). Vissuto quando il grande impero spagnolo si andava sgretolando, lentamente nella sua compagine politica ma più rapidamente nella [...] sua struttura spirituale, Q. è lo scrittore ehe ne ha penetrato, più acutamente e con maggiore coscienza di tutti i suoi contemporanei, se non le cause profonde, certo gli aspetti morali più essenziali: la sua prosa, sia quella narrativa e pittorica ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...