Filosofo (Chiari, Brescia, 1850 - ivi 1933), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Roma (1905-25), socio nazionale dei Lincei (1926). Di formazione prevalentemente matematico-scientifica, andò tuttavia [...] una critica della mentalità positivistica, in parte sotto la suggestione del contemporaneo idealismo italiano. Accettata la risoluzione della realtà oggettiva nella coscienza, il problema fu per lui quello di spiegare da un lato la molteplicità delle ...
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PARNASSIANA, POESIA
Leonardo VITETTI
. Dal Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux (1866) venne il nome alla scuola poetica che si affermava in quegli anni, poi alla poesia dominante in Francia [...] tra il 1850 e il 1885. Col titolo del florilegio si rivelava a tutti con decisa coscienza la tendenza nuova, che già da circa tre lustri s'era mostrata in opere di alto valore, come opposizione alla poesia del trentennio precedente. Ma se dopo il '50 ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] Chiesa e Stato devono essere separati («libera Chiesa in libero Stato»). Oltre a ciò, il pontefice dichiarava che la libertà di coscienza e di culto altro non era se non una «opinione sommamente ruinosa, per la Chiesa cattolica e per la salute delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il significato del modernismo europeo è legato alla rottura con le costrizioni vittoriane [...] o poetici, al punto da rendere irriconoscibili l’intreccio e le figure dei personaggi. L’interesse per i moti della coscienza, per nuovi temi affini alla scienza e alla tecnica, determina così la nascita dei capolavori di Joyce, Svevo, Proust, Musil ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli centrali del Medioevo prosegue la scrittura di storie o cronache universali, o ristrette ad [...] di Dio e città dell’uomo, leggendo la storia come una tragedia, come il continuo fronteggiarsi del Bene e del Male, ma con la coscienza che la Chiesa, operando in accordo con l’impero, conduca la città di Dio verso la libertà della fine dei tempi. In ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La politica dei papi
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli della crescita della società e dell’economia europea, sul [...] , dall’altro ne apre una nuova, in seguito alla quale “clero e laicato avrebbero cominciato ad acquistare una coscienza delle loro differenze assai maggiore di quella che, per secoli, avevano potuto avere” (Ovidio Capitani, Storia dell’Italia ...
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Mészáros, Márta
Silvana Silvestri
Regista cinematografica ungherese, nata a Kispest il 19 settembre 1931. Con il suo stile limpido e profondo, basato su dialoghi ridotti al minimo e su un uso ardito [...] delle ellissi narrative, ha sostanziato il punto di vista femminile, incoraggiando la presa di coscienza delle donne sulla loro condizione e sostenendone il diritto alla parità nella società socialista, in cui i rapporti familiari erano ancora legati ...
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travaglista
s. m. e f. (iron.) Chi si richiama alle idee e alle posizioni di Marco Travaglio.
• una scrittura che discende, come quella dei travaglisti-leninisti, da una cronica acidità di stomaco, risulta [...] fatalmente brutta: e proprio perché le manca quella forza (quell’anima) che dovrebbe derivare dalla coscienza morale e dalla consapevolezza di quanto sia tragico il conflitto tra bene e male. (Luigi Manconi, Foglio, 17 luglio 2012, p. 2) • Beppe ...
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twitteratore
s. m. Chi si dedica a twittare, a inviare brevi messaggi di testo servendosi della rete sociale Twitter.
• «Ma ora non riesco più a guardarlo con affetto, il mio Kindle», si lamentava ieri [...] un twitteratore. È stata una disillusione, per i più ingenui; per altri, una presa di coscienza della nuova realtà. Fatta di organizzazioni Web gigantesche e virali. (Maria Laura Rodotà, Corriere della sera, 15 aprile 2009, p. 15).
- Derivato dal v. ...
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(anche Efe o Eve o Yewe o Wegbe; fr. Éhoué) Popolazione dell’Africa occidentale, insediata nell’area sud-orientale del Ghana, nel Togo meridionale e nel Benin sud-occidentale. Sono ripartiti in numerosi [...] gruppi che non hanno mai costituito un’unità politica, e che solo in epoca coloniale hanno preso coscienza di una comune identità etnica. L’economia è basata principalmente sull’agricoltura, sulla pesca (per i gruppi costieri) e sul commercio. La ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...