kuru
Malattia presente in una ristretta zona della Nuova Guinea australiana abitata da tribù del gruppo linguistico e dialettale Fore (nella cui lingua significa «tremore»). Definita «la morte che ride» [...] della paralisi dei muscoli facciali, decorre come una malattia a sintomatologia prevalentemente neurologica, con atassia, tremori e disturbi della coscienza. Di solito ha esito letale a circa 3÷9 mesi dall’inizio. Nota dal 1953, è stata oggetto (1957 ...
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Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di Erasmo da Rotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal [...] avuto un forte influsso specialmente in età assai più tarda (nel periodo del risorgimento tedesco) sul formarsi della coscienza nazionale germanica. Appoggiò la rivolta contro l'arcivescovo di Treviri (1522) e, al fallimento di questo progetto, ormai ...
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Uomo politico inglese (Greenwich 1614 - Eltham 1657); condannato (1638) per aver diffuso un libello contro il clero anglicano, fu liberato per intervento di Cromwell (1640). Entrato nell'esercito del parlamento [...] aver avversato il predominio dei presbiteriani. Capo del partito democratico dei levellers, fautore di una maggiore libertà di coscienza e di numerose riforme politiche parlamentari ed elettorali, per la violenza dei suoi attacchi (che espresse in ...
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Ardito, Pietro. - Sacerdote e poligrafo italiano (Nicastro, od. Lamezia Terme, 1833 - ivi 1889). Ordinato presbitero nel 1857, insegnante nel seminario di San Teodoro (1850-60), venne trasferito a Spoleto, [...] . Filosofo, storico locale e critico letterario, consapevole della funzione della cultura nell’edificazione di una coscienza nazionale condivisa, della sua copiosa produzione saggistica si citano: Trattato di versificazione italiana e latina ad ...
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Poeta ungherese (Érmihályfalva 1906 - Budapest 1981), socialista, autodidatta, collaboratore delle riviste avanguardiste. Due volte premio Kossuth. Volumi principali: Ülj asztalomhoz ("Siediti alla mia [...] tanuja ("Testimonio della creazione", 1945); Ezen a földön ("Su questa terra", 1948); Mint égő lelkiismeret ("Come coscienza ardente", 1954); Alkonyi halászat ("Pesca crepuscolare", 1956); Tűzből mentett hegedű ("Violino salvato dal fuoco", 1963). ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] arte negli ultimi anni. Tuttavia, vi sono due esigenze della critica d'arte poco o punto sentite in Italia: la coscienza dell'arte contemporanea e l'inquadramento dell'arte italiana in quella europea.
Si è assai pubblicato sull'arte contemporanea, ma ...
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Nacque nel castello di Sietamo, contea dell'antichissima sua casata, presso Huesca in Aragona, il 1° agosto 1719; sposò, nel 1749, Anna figliuola del duca di Hijar; morì a Epila il 9 gennaio 1798. L'orgoglio [...] della nobilissima prosapia; la coscienza, che mai l'abbandonò, d'essere un ricohombre aragonese; l'educazione avuta in Italia; i viaggi all'estero; il temperamento ostinatissimo e mordacissimo; le sue tendenze un po' scettiche e libere nelle cose di ...
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RAVAILLAC, François
Rosario Russo
Nacque nel 1578 a Touvres, presso Angoulême; dapprima chierico, poi cameriere d'un giudice e frate converso presso i cisterciensi, infine maestro di scuola. Spirito [...] per debiti e ne uscì col cervello sconvolto. Frequentava case di monaci, li interpellava sui suoi casi di coscienza, abbastanza frequenti, perché affetto da mania religiosa. I sermoni dell'Avvento (dicembre 1609) contro Enrico IV, sospettato di ...
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IRIGOYEN, Bernardo de
Raoul Margottini
Statista argentino, nato a Buenos Aires nel 1822 e morto ivi nel 1906. Il suo nome è legato all'arbitrato per la definizione della frontiera patagonica col Chile, [...] decisivamente con la sua dottrina e col suo tatto di negoziatore. Vero uomo di governo, temporeggiatore accortissimo, coscienza adamantina dalla quale gli derivava un'autorità morale assoluta, da quel gran signore che era divenne un dominatore ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] gli viene da minuti oggetti del vivere quotidiano, e non c'è segno che riesca più a captarli.
‟L'esistenza è un cedimento, arriva alla coscienza come un t r o p p o", aveva scritto Sartre. Il fenomeno è visto dal punto di vista di chi vi aderisce con ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...