stordire [prob. der. del lat. turdus "tordo"] (io stordisco, tu stordisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [far svenire: s. una persona con un colpo in testa] ≈ (ant.) sbalordire, tramortire. b. (estens.) [causare [...] (a), frastornare, intontire, (fam.) rompere i timpani (a), stonare. ■ v. intr. (non usato nei tempi comp.), lett., non com. [restare senza coscienza: L'altro da lui con sì gran colpo è giunto... Che ne stordisce in su la sella (T. Tasso)] ≈ perdere i ...
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incantare [dal lat. incantare, der. di cantare "dire formule magiche", col pref. in- "in-¹"]. - ■ v. tr. 1. a. [di mago e sim., privare qualcuno della coscienza o della volontà per mezzo di arti o formule [...] magiche: la maga Circe incantò i compagni di Ulisse] ≈ affatturare, ammaliare, stregare. ‖ ipnotizzare. b. (estens.) [di persona, esercitare il proprio fascino su qualcuno in maniera potente: quella ragazza ...
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stratificare [dal lat. degli alchimisti stratificare, der. di stratum "strato"] (io stratìfico, tu stratìfichi, ecc.). - ■ v. tr. [disporre a strati, per lopiù orizzontali] ≈ accumulare. ■ stratificarsi [...] v. intr. pron. [disporsi a strati, anche fig.: esperienze che si stratificano nella coscienza] ≈ accumularsi, sedimentarsi. ...
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stretto¹ /'stret:o/ [part. pass. di stringere]. - ■ agg. 1. a. [premuto o legato saldamente: teneva la tazza s. tra le mani; cappio s.] ≈ saldo, serrato. ↔ lento. ‖ lasco. b. [di parte del corpo, che non [...] . [di norma, dovere e sim., che costringe, giuridicamente o moralmente, a essere rispettato: è s. obbligo di coscienza denunciare chi commette un delitto] ≈ Ⓣ (giur.) cogente, inderogabile, rigoroso. ↔ blando, derogabile, elastico, flessibile. c. [di ...
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onestamente /onesta'mente/ avv. [der. di onesto, col suff. -mente]. - 1. [secondo moralità e rettitudine: vivere o.] ≈ con onestà, lealmente, rettamente. ↔ disonestamente, slealmente. 2. (ant.) [con decoro [...] . 3. [con valore frasale, in verità, per essere franchi: o., non era una proposta accettabile; di questo, o., non ho parlato; io avrei rifiutato l'offerta, o.] ≈ francamente, in coscienza, in tutta franchezza (o onestà), sinceramente, veramente. ...
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stupefacente /stupefa'tʃɛnte/ [part. pres. di stupefare]. - ■ agg. 1. [che desta stupore: una notizia s.; è stato di un'arroganza s.] ≈ (fam.) da capogiro, eccezionale, sbalorditivo, sorprendente, strabiliante, [...] . 2. (farm.) [di sostanza naturale o sintetica che, anche a piccole dosi, agisce modificando lo stato di coscienza e lo stato emotivo e, nell'uso ripetuto, induce nell'organismo una progressiva assuefazione] ≈ narcotico, [se provoca allucinazione ...
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basire /ba'zire/ v. intr. [lat. ✻basire, forse di origine celtica] (io basisco, tu basisci, ecc.; aus. essere). - 1. (non com.) [perdere la coscienza per debolezza, commozione e sim.; con le prep. di, [...] per o assol.: non vedete che costei è un pulcin bagnato che basisce per nulla? (A. Manzoni)] ≈ perdere i sensi, svenire, (region.) svenirsi, venir meno. ↔ riaversi, rinvenire, tornare in sé. 2. (ant.) ...
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sturbare [lat. exturbare "cacciare, espellere"], region. - ■ v. tr. 1. [causare uno svenimento: l'ha sturbato il gran caldo] ≈ (scherz.) mettere kappaò, (fam.) stendere. 2. (estens.) a. [causare turbamento, [...] inquietudine improvviso] ≈ inquietare, stranire, turbare. ■ sturbarsi v. intr. pron. 1. [perdere lo stato di coscienza] ≈ perdere conoscenza (o i sensi), svenire, venire meno. ↔ riacquistare (o riprendere) conoscenza, riaversi, rinvenire, riprendere ...
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sturbo s. m. [der. di sturbare], region. - 1. [stato di perdita della coscienza in seguito a un malore o a un incidente] ≈ mancamento, perdita di conoscenza (o dei sensi), (non com.) sturbamento, svenimento. [...] ↔ rinvenimento, ritorno in sé. 2. (estens.) a. [stato di turbamento, spesso in senso erotico] ≈ scombussolamento, (non com.) sturbamento, turbamento. ↑ sconvolgimento. b. [stato di inquietudine improvvisa] ...
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indignare [dal lat. indignari, der. di indignus "indegno"]. - ■ v. tr. [suscitare sdegno in qualcuno: m'indigna la sua ipocrisia] ≈ scandalizzare, sdegnare. ↓ irritare, offendere. ■ indignarsi v. intr. [...] pron. [provare vivo risentimento per fatti che offendono la coscienza morale, anche con le prep. di, a: m'indignai della (o alla) sua proposta] ≈ scandalizzarsi, sdegnarsi. ↑ deplorare (ø), esecrare (ø). ↓ risentirsi. ↔ plaudire (a). ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...