percepire v. tr. [dal lat. percipĕre, der. di capĕre "prendere" (con mutamento di coniug. analogo a concepire), col pref. per-¹] (io percepisco, tu percepisci, ecc.). - 1. a. [acquistare coscienza di una [...] realtà attraverso stimoli sensoriali: p. un odore, un suono] ≈ avvertire, distinguere, sentire. ⇓ fiutare, vedere, udire. b. (estens.) [rendersi conto intuitivamente di qualcosa: p. un pericolo] ≈ captare, ...
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tramortire [der. di morto, col pref. tra-] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) [perdere la coscienza: tramortì per il colpo] ≈ perdere i sensi, svenire. ↔ riaversi, riprendere [...] i sensi. ■ v. tr. [far perdere i sensi] ≈ (ant.) sbalordire, (non com.) sbaluginare, stordire ...
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trance /trɑ:ns/, it. /trans/ s. ingl. [dal fr. transe, propr. "estasi, rapimento", der. del lat. transire "passare, trapassare"], usato in ital. al femm., invar. - 1. (psicol.) [particolare stato psicofisico [...] caratterizzato da perdita di coscienza, condizione dissociata dell'io, ecc.: essere, cadere in t.] ≈ ipnosi. 2. (estens., fam.) [condizione spirituale estatica, esaltata e sim.] ≈ estasi, incantamento, rapimento. ...
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esame /e'zame/ s. m. [dal lat. examen, propr. "ago della bilancia", der. di exigĕre "pesare"]. - 1. a. [l'osservare attentamente un oggetto o una persona e le varie sue parti per conoscerne le qualità, [...] . c. [il considerare una cosa allo scopo di prendere una deliberazione: e. d'una proposta; e. di coscienza] ≈ analisi, considerazione, (lett.) disamina, ponderazione, vaglio, valutazione. ● Espressioni: prendere in esame → □. d. (non com.) [serie di ...
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esaminare /ezami'nare/ v. tr. [dal lat. examinare, der. di examen "esame"] (io esàmino, ecc.). - 1. [sottoporre ad attenta considerazione e valutazione: e. le qualità di un oggetto; e. la propria coscienza] [...] ≈ analizzare, considerare, controllare, investigare, ispezionare, osservare, saggiare, scandagliare, scrutare, soppesare, studiare, valutare, verificare. 2. (educ.) [sottoporre a una prova d'esame: e. ...
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scandalizzare /skandali'dz:are/ (ant. e dial. scandalezzare) [dal lat. tardo scandalizare, gr. eccles. skandalízō, der. di scandălum, gr. skándalon "ostacolo, insidia"]. - ■ v. tr. [offendere e indurre [...] turbamento nella coscienza e nel sentimento morale di altri con parole, modi o azioni scandalose: il suo contegno volgare ha scandalizzato tutti i presenti] ≈ [con uso assol.] dare scandalo. ‖ sconcertare, sconvolgere, turbare. ■ scandalizzarsi v. ...
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scandalizzato /skandali'dz:ato/ (ant. e pop. scandolezzato) agg. [part. pass. di scandalizzare]. - [offeso nella coscienza e nel proprio sentimento morale, anche con le prep. di, da e spec. nelle espressioni [...] essere, restare, rimanere s. di (o da) qualcuno o qualcosa] ≈ ‖ sconcertato, sconvolto, turbato ...
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estasi /'ɛstazi/ s. f. [dal lat. tardo ecstăsis, gr. ékstasis "turbamento o stato di stupore della mente"]. - 1. (relig.) [perdita di coscienza, che in talune religioni, anche primitive, viene considerato [...] come grado sommo di identificazione con il divino: l'e. di santa Teresa; e. sciamanica] ≈ (lett.) anagogia, invasamento, rapimento, trance. 2. (estens.) [stato di intensa ammirazione o vivo godimento per ...
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scaricare [der. di caricare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scàrico, tu scàrichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [togliere un carico dal mezzo di trasporto su cui è caricato, dalla persona o dall'animale che [...] [liberare di un peso morale, da una seccatura e sim., anche con la prep. di del secondo arg.: s. la coscienza di un rimorso, di una colpa, di una responsabilità] ≈ alleggerire, liberare, sgravare. ↔ aggravare, caricare, gravare, oberare. f. [di fiumi ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...