mancamento /manka'mento/ s. m. [der. di mancare]. - [malessere improvviso con perdita di coscienza: ebbe un m. e cadde a terra] ≈ (lett.) deliquio, Ⓣ (med.) lipotimia, malessere, malore, (non com.) mancanza, [...] svenimento ...
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mancanza /man'kantsa/ s. f. [der. di mancare]. - 1. a. [il fatto di essere privo di qualcosa: m. di viveri; m. di tempo] ≈ assenza, carenza, difetto, insufficienza, penuria, (non com.) pochezza, ristrettezza, [...] ] ≈ carenza, deficienza, difetto, errore, imperfezione, inadeguatezza, limite, manchevolezza, (non com.) menda, neo, pecca, tacca, (non com.) zoppicatura. 3. (non com.) [malessere improvviso con perdita di coscienza] ≈ [→ MANCAMENTO]. [⍈ ECCESSO] ...
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franco² [da franco¹, propr. "uomo libero del popolo dei Franchi"] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. (ant., lett.) a. [che ha molto coraggio] ≈ ardimentoso, audace, coraggioso, impavido, intrepido. ↔ pauroso, [...] .) a. (non com.) [che ha sicurezza di sé, per la consapevolezza di essere privo di colpa: avere la coscienza f.] ≈ pulito, sicuro. ↔ sporco. b. [libero da impaccio: andatura f.] ≈ disinvolto, spedito. ↔ goffo, impacciato. c. [che mostra sincerità ...
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sgravare [der. di gravare, col pref. s- (nel sign. 1)]. - ■ v. tr. [rendere libero da un peso, anche fig., anche con la prep. da del secondo arg.: s. la coscienza da un rimorso] ≈ alleggerire, alleviare, [...] liberare, scaricare, sollevare. ↔ accollare, addossare, (lett.) aggravare, caricare, gravare, oberare, sovraccaricare. ■ v. intr. (aus. avere), pop. [dare alla luce un figlio] ≈ mettere al mondo, partorire, ...
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cognizione /koɲi'tsjone/ s. f. [dal lat. cognitio -onis], lett. - 1. a. [il conoscere: non c'è più c. del bene pubblico] ≈ conoscenza, coscienza, idea, nozione. ↔ ignoranza. ● Espressioni: cognizione di [...] causa ≈ [→ CAUSA (1)]. b. [il comprendere, distinguendo bene fra più possibilità: manca del tutto di c.] ≈ assennatezza, criterio, discernimento, giudizio, intelligenza, senno. ↔ avventatezza, dissennatezza, ...
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vissuto [part. pass. di vivere]. - ■ agg. 1. [che ha una ricca e lunga esperienza della vita: uomo v.] ≈ consumato, esperto, navigato. ↑ (region.) scafato, scaltro, smaliziato. ↔ candido, inesperto, ingenuo, [...] in prima persona] ≈ diretto, personale. ↔ indiretto. ■ s. m., solo al sing. [quanto si è sperimentato e che conserva una sua presenza attuale nella memoria e nella coscienza: un romanzo che rappresenta il v.] ≈ vita (vissuta). ‖ passato, trascorsi. ...
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materia /ma'tɛrja/ (ant. matera) s. f. [dal lat. materia]. - 1. [ciò che costituisce tutti i corpi e ne determina la massa e l'estensione] ≈ ‖ sostanza. 2. (filos.) [ciò che, assumendo forme diverse nello [...] spazio, può essere oggetto di esperienza sensibile ed esiste indipendentemente dalla coscienza individuale] ≈ ‖ estensione. ↔ forma, spirito. 3. (estens.) a. [sostanza in sé differenziata, fornita di qualità particolari e sim., anche con l'aggiunta ...
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meccanicamente /mek:anika'mente/ avv. [der. di meccanico, col suff. -mente]. - 1. [per mezzo di macchine] ≈ automaticamente, in automatico. ↔ manualmente. 2. (fig.) [senza concorso della volontà o della [...] coscienza: compiere m. un gesto] ≈ involontariamente, istintivamente, (non com.) macchinalmente. ↔ consapevolmente, deliberatamente, intenzionalmente, volontariamente. ...
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sincope /'sinkope/ s. f. [dal gr. synkopḗ, der. di synkóptō "spezzare" (comp. di sýn "con, insieme" e kóptō "percuotere, rompere")]. - 1. a. (med.) [sospensione transitoria del livello di coscienza provocata [...] da improvvisa carenza a livello cerebrale di ossigeno e di glicosio] ≈ Ⓖ (lett.) deliquio, lipotimia, mancamento, Ⓖ (lett.) sdilinquimento, Ⓖ svenimento. ‖ collasso. b. (estens., scherz.) [paura provocata ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...