Poeta e pittore ucraino (Morincy, Kiev, 1814 - Pietroburgo 1861). Nato da un servo della gleba, rimase presto orfano di entrambi i genitori. A quattordici anni entrò al servizio di un proprietario terriero, [...] e la metrica popolari con quelli di tradizione letteraria, Š. è considerato l'artefice del risveglio della coscienza e della cultura nazionale ucraina. Lasciò anche opere pittoriche in cui si ritrovano elementi della sua ispirazione poetica ...
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Pittore, nato a Tunisi il 15 agosto 1909. Vive a Roma. Dopo aver frequentato la scuola di Belle arti di Tunisi si trasferì a Firenze (dove allestì la prima personale) e successivamente (1930) a Parigi [...] , attraverso le varie esperienze del figurativo, dell'astratto e dell'informale, una stringente coerenza nata da una profonda coscienza artistica che lo spinge alla continua ricerca di una forma in cui emozione e pensiero si identifichino e in cui ...
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Pittore olandese (Amers foort 1872 - New York 1944). Studiò all'Accademia di Amsterdam. Una permanenza nel Brabante (1904-05) lo portò a contatto con la vita dei contadini, e questa esperienza pittoricamente [...] proporzionali tra le zone e tra i colori, la struttura ideale dello spazio, intesa come la struttura stessa della coscienza, e quindi come principio di ogni attività creativa. Tornato a Parigi continuò nella ricerca della "purificazione" dei rapporti ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] i poeti del Cinquecento veneziano. Egli dimostra nella sua poesia di avere, come nessun altro del '500, piena e misurata coscienza del proprio linguaggio dialettale come mezzo artistico.
L'opera che si suole citare come la più tipica del '600 è la ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] resto, che mentre m'illudevo di esorcizzare la guerra in un confronto e una lotta senza soste, essa stampava nella mia coscienza, indelebilmente, le sue ferite. Per le quali ancora oggi disegnare o dipingere una figura è prima di tutto l'occasione di ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] dell'o. in campo artistico e che era stata oggetto di una specifica trattatistica. Nel Medioevo la coscienza delle possibilità di utilizzazione della scienza della visione a livello figurativo non trovò espressione né nella letteratura artistica ...
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CAPRA, Alessandro
Loredana Olivato
Non possediamo documenti che indichino con precisione i termini cronologici della sua vita. Tuttavia, da alcuni dati indiziari, è legittimo ritenere il C. nato da [...] Stato di Milano. In quel periodo di tempo, fra 1628 e 1630, il giovane architetto ebbe modo di prender coscienza delle tecniche più avanzate dell'arte bellica, approfondendo le proprie cognizioni in campi di studio affini, sempre tuttavia, legati ...
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PERETTI GRIVA, Domenico Riccardo
Paolo Borgna
Giovanna Galante Garrone
– Nacque il 28 novembre 1882 a Coassolo (valli di Lanzo), presso Torino. Fu ultimo di dieci figli, tre dei quali morti infanti, [...] in regime fascista, il magistrato era nella possibilità di ragionare con la propria testa e di seguire la propria coscienza». Perché «il conformista agisce da pauroso, anche senza che sussista, in concreto, una ragione» (Peretti Griva, 1956a, p. 327 ...
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FORNARA, Carlo
Andreina Ciufo
Nacque a Prestinone (oggi frazione di Craveggia, provincia di Novara) il 21 ott. 1871, da Giuseppe Antonio, battitore di rame, e Anna Maria Nicolai. Manifestò subito una [...] di Brera con Ricordanze e con La bottega del calderaio, nel quale "l'effetto di luce è studiato coll'amorosa coscienza di un antico pittore olandese", come egli stesso scrisse più tardi (Brevi memorie, in Convivium, XIX [1947], p. 542). Ricordanze ...
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(raro, alla greca, Prometèo; gr. Προμηϑεύς, lat. Prometheus) Personaggio della mitologia greca con un suo preciso posto anche nel culto: la festa ateniese Promètheia (gr. τὰ Προμήϑεια; corse con fiaccole) [...] dell'uomo e della sua tendenza a sfidare le forze divine; in ciò si riflette probabilmente l'orgogliosa coscienza di ceti artigiani politicamente emergenti.
Nelle letterature moderne il mito di Prometeo, variamente inteso e celebrato, ha ispirato ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...