In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] del patrimonio artistico in tutta Italia, avvalendosi di schizzi e di un’allenata memoria visiva unita a sensibilità estetica e coscienza critica.
Nel solco di questa stessa tradizione, sia pure con diverse connotazioni, si inseriscono gli studi di A ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). In un complesso rapporto con l'eredità di Duccio e con la forte personalità di S. Martini, L. operò nell'ambito della pittura senese, insieme al fratello [...] Pietro, quella che può essere definita una rivoluzione formale grazie alla presa di coscienza dell'arte di Giotto. L'elemento architettonico e quello spaziale sono infatti notevolissimi nella sua opera, accanto a una vena narrativa e realisticamente ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] gli viene da minuti oggetti del vivere quotidiano, e non c'è segno che riesca più a captarli.
‟L'esistenza è un cedimento, arriva alla coscienza come un t r o p p o", aveva scritto Sartre. Il fenomeno è visto dal punto di vista di chi vi aderisce con ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] in cui non ha senso la distinzione del prima e del poi e, quindi, il concetto d’irreversibilità. Il t. della coscienza è composto di momenti indistinguibili che trapassano l’uno nell’altro, si mescolano e costituiscono un tutto unitario, in cui ogni ...
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Pittore (Praga 1784 - ivi 1843). Formatosi all'accademia di Praga, studiò N. Poussin e C. Lorrain, orientandosi verso una pittura di paesaggio d'ispirazione romantica. Suo figlio Josef (Praga 1810 - ivi [...] dove, reagendo all'insegnamento accademico, iniziò un recupero dell'arte e della tradizione popolare, in sintonia con il risveglio della coscienza nazionale. Porta il suo nome l'Associazione degli artisti di Praga che, tra la fine del 19º sec. e gli ...
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Pittore statunitense (Pittsburgh 1912 - New York 1963). Con R. B. Motherwell, M. Rothko e Barnett Newmann, fondò nel 1948 la scuola "Subjects of the artist", che precorse "The Club", centro promotore del [...] movimento "informale". La sua pittura, in cui il colore è particolarmente intenso ed evocativo, non è priva di rapporti con il surrealismo, nella ricerca di tradurre un'immagine che si affaccia per prima indistinta alla coscienza. ...
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Tendenza artistica che, rifiutando i valori culturali legati a una società organizzata e tecnologicamente avanzata, mira al recupero dell’azione, del contingente, dell’archetipo come sola possibilità d’arte. [...] 1967). Nel ricorso a materiali poveri, ‘antiartistici’ (stracci, cartapesta ecc.), l’a. si pone come presa di coscienza delle possibilità espressive insite nella materia vegetale, animale, minerale o persino in un processo mentale elementare. Un tale ...
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Vedi ANATOLIA dell'anno: 1958 - 1973
ANATOLIA (v. vol. i, p. 343)
P. E. Pecorella
Le conoscenze sulle culture anatoliche d'età preistorica e storica, in questi ultitni dieci anni, sono aumentate in modo [...] albori della civiltà in questa parte dell'Asia, si può ben dire che da una pressochè totale ignoranza, temperata dalla coscienza di alcune anomalie, si è giunti ad una situazione che si può definire soddisfacente; soddisfacente, ed è ovvio, solo come ...
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Pittore, scultore, architetto e scrittore, nato a Winterthur nel 1908. Fu allievo della Scuola di arti e mestieri di Zurigo; poi del Bauhaus di W. Gropius, in Dessau.
È tra i principali teorici della tendenza [...] ", o, meglio, un grado di conoscenza più approfondita e chiarita. Il Bill ritiene che nella identificazione di questa coscienza consista il presupposto di un nuovo progresso dell'astrattismo. Secondo il Bill, la nuova tendenza "materializza la ...
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Architetto (Brno 1870 - Kalksburg, Vienna, 1933). Fu assertore, nella Vienna dell'eclettismo e soprattutto della Secessione, di un rinnovamento dell'architettura che comprendeva la rinuncia a ogni formalismo [...] ai bisogni e alle aspettative dell'uomo. In tal senso la figura di L. fu determinante per la configurazione di una nuova coscienza dell'architettura moderna. Tra le sue opere: a Vienna la casa Steiner (1910); a Parigi la casa per T. Tzara (1926-27 ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...