Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] coraggio spinto fino alla temerarietà, e della lealtà verso il capo e i compagni di azione, alimentava nel cavaliere una fiera coscienza di sé come membro di un ceto privilegiato, dalle violente abitudini di vita, con un certo disdegno verso la massa ...
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Augusto Cerri
Abstract
Il buon andamento è riferibile all’attività legislativa, giurisdizionale, amministrativa, secondo le peculiarità di ciascuna ed, in ogni caso, consiste nella efficacia e, cioè, [...] qualità del servizio possono essere, inoltre, preminenti rispetto ad altre alla stregua del sistema giuridico complessivo e della coscienza sociale (l’ottima cura del malato, nel servizio sanitario, ad es.). Altri fattori di buon andamento trovano ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] di andare di casa in casa a giustificare il suo atto per dissipare l'ombra del dubbio che persiste nella sua coscienza nonché nella moglie e nei vicini.
La situazione narrativa di Noon wine può essere confrontata e contrapposta a quella de Il ...
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Sezioni Unite e assegno divorzile
Paolo Di Marzio
Le Sezioni Unite avevano affermato, nel 1990, che il giudizio sul riconoscimento dell’assegno divorzile si divide in due parti, la valutazione dell’an [...] aggiunta). In senso analogo cfr., tra le altre, Cass., 4.4.1990, n. 2799.
15 Il riferimento alla «coscienza sociale» introduce un parametro invero suggestivo, ma non agevole da tradurre in concrete, predeterminate e conoscibili, regole giuridiche.
16 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] , che costituisce la struttura ontologica dell’essere umano, e la coesistenzialità, quale esigenza strutturale della stessa coscienza personale. Su questa concezione antropologica poggia l’idea di un diritto naturale inteso come insieme di principi ...
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Francesco Zanchini
Abstract
Dopo alcuni spunti di carattere generale sul diritto costituzionale nelle chiese cristiane, specifica attenzione è portata sulla costituzione odierna della chiesa cattolica, [...] condizioni di purità legale ‒ volta a differenziare gli eletti dai rifiutati – porti la sua comunità a sottovalutare l’intimità della coscienza e quella “purezza del cuore” (i pubblicani e le meretrici vi precederanno nel regno dei cieli) di cui i ...
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Gianluca Bascherini
Abstract
Il tema dei doveri non gode di particolare fortuna nella giurisprudenza e nella dottrina costituzionale, specie se comparato a quello dei diritti. Eppure, i doveri al pari [...] . cost., 6.11.1991, n. 414, su salute e reclusione militare, e 16.12.1991, n. 467, su obiezione di coscienza) – giurisprudenza che appare peraltro orientata a una «decostituzionalizzazione» (Poggi, A., Corte, cit. 50) di tali doveri, affidando al ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] epistolare con d'Alembert (febbraio 1751).
Nei coetanei che si raccoglievano intorno a lui cercava di eccitare una coscienza combattiva nei confronti delle vecchie generazioni: "è necessario che i giovani addetti allo studio che vengono su ora ...
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Diritto della contemporaneità
Natalino Irti
Il mercato come locus artificialis
Il tema si offre a duplice trattazione: l’una, di carattere teoretico, che indaghi il ‘perché’ di ogni possibile diritto, [...] della produzione della vita materiale determina innanzi e soprattutto il processo sociale, politico e intellettuale della vita. Non è la coscienza dell’uomo che determina il suo essere, ma è all’incontro il suo essere sociale che determina la sua ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] complete, e rappresentano un'ideale trilogia, in cui il C. sottopone a esame la crisi delle istituzioni e della coscienza politica negli anni del dopoguerra. Il terzo dei libri che abbiamo ricordato svolge una problematica relativa alle nuove forme ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...