Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] dei sistemi intorno al principio della morale (1837); Antropologia in servizio della scienza morale (1838); ); Trattato della coscienza morale (1839-40); Filosofia del diritto (2 voll., 1841-45); Teodicea (1845); Prose ecclesiastiche (4 voll., 1838 ...
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Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] la ‘forma’ del divino che accompagna costantemente il cammino degli uomini lungo la storia. Altrettanto costante appare tuttavia la coscienza dei pericoli di tali mediazioni linguistico-figurali. Già nel 6° sec. a.C. il filosofo greco Senofane di ...
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Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia [...] Untersuchungen, sul giudizio e il significato, propongono la teoria dell'intenzionalità come strumento privilegiato di analisi. Ogni coscienza è "coscienza di" (sia il suo oggetto un oggetto reale o no); essa implica necessariamente un correlato. L ...
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Filosofo italiano (Nicosia 1895 - San Gregorio di Catania 1982); professore nell'università di Messina (1940) e poi in quella di Catania. Dal ripensamento dell'attualismo di G. Gentile, alla cui scuola [...] (1925); L'autocritica dell'idealismo (1932); Dall'idealismo al realismo assoluto (1941); Idealismo e filosofia (1942); L'idealismo e il conoscere fondante (1965); Coscienza e metafisica (1966); La restaurazione rosminiana della filosofia (1966). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] i libri, se, come scrive già nel 1867 nell’Avvertenza al volume dedicato a Pomponazzi, è vero che la storia è la coscienza di un popolo «e chi non vi attende, non può partecipare a quella vita comune, che sola può ingagliardire, e quasi moltiplicare ...
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MOORE, George Edward
Vito A. BELLEZZA
Filosofo, nato a Londra il 4 novembre 1873, morto a Cambridge il 25 ottobre 1958. Fu lecturer in scienza morale (1911-25) e professore di filosofia (1925-39) nell'università [...] . Contro la tesi berkeleyana che l'esse est percipi, affermò l'indipendenza dei fatti fisici e dei fatti di coscienza; concepì quindi l'etica quale disciplina oggettiva, che avrebbe come compito, non. lo studio dell'umano comportamento, bensì l ...
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MADINIER, Gabriel
Marco M. Olivetti
Filosofo francese, nato a Lione l'8 luglio 1895, morto ivi il 12 dicembre 1958. Dopo aver insegnato filosofia nei licei (1923-40) e aver ottenuto il dottorato di [...] La conscience morale, 1954 (trad. it., 1982) questa dualità dell'io rivela la sua dimensione morale nel rapporto della coscienza amante con l'Assoluto.
Bibl.: R. Nebuloni, Esistenza e significazione nella filosofia riflessiva di G. Madinier, in Riv ...
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Filosofo italiano della morale e del diritto (Napoli 1922 - ivi 1980); prof. univ. (dal 1953) a Trieste, Firenze, Roma, Napoli; socio corrispondente dei Lincei (1972). Sensibile ai problemi del soggetto [...] della storia insieme con una storicizzazione dell'esistenza (Filosofia e storia delle idee, 1965; Conoscenza storica e coscienza morale, 1966; Principi di una filosofia della morale, 1972). Tra le altre opere: Il significato del principio ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] e B. Russell e, per certi aspetti, S. Alexander. Pur convergendo su un tema comune, quello del rapporto tra la coscienza e il suo oggetto, diverse furono le singole posizioni e le interpretazioni dei due termini del rapporto, così come complesse ...
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Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] storia che rifiuta, in polemica con Sartre, la dialettica del marxismo, pur accogliendone la concezione del condizionamento materiale della coscienza. Notevoli anche i saggi d'estetica. Altre opere: Sens et non sens (1948; trad. it. 1962); Éloge de ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...