Filosofo, psicologo e psichiatra italiano (San Chirico Raparo, Potenza, 1864 - Firenze 1937). Teista e spiritualista, insegnò (1900-1933) filosofia teoretica all'Istituto di studî superiori di Firenze, [...] 1898); Studi sulla filosofia contemporanea (1901); I dati dell'esperienza psichica (1903); L'attività pratica e la coscienza morale (1907); Il pensiero moderno (1915); Psicologia e filosofia (1918); Gentile e Croce (1925); Introduzione alla filosofia ...
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Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] primitive, 1923, trad. it. 1966; L'âme primitive, 1927, trad. it. 1948); il primitivo non avrebbe nemmeno la coscienza dei limiti della personalità, sentendosi fuso nella collettività e nell'ambiente fisico che lo circonda, nel quale egli non ...
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Dottrina o concezione che nega l'esistenza di una realtà oggettiva, concepita cioè come indipendente rispetto al soggetto che la percepisce, la pensa, la giudica e così via. Il s. risolve pertanto la realtà [...] ). Nel s. etico la norma dell'azione coincide con le emozioni e gli scopi individuali; nel s. estetico, il giudizio estetico si risolve nel gusto individuale; nel s. religioso, si pone nella coscienza interiore la fonte della verità religiosa. ...
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Romanziere, filosofo ed esteta brasiliano, nato nello stato di Maranhão nel 1858 e morto il 26 gennaio 1931 a Rio de Janeiro. È certamente la figura più rappresentativa e più influente della moderna intelligenza [...] primo romanzo, che è anche la sua opera principale, Chanaan, 1903, è una specie di epopea della matura coscienza etnica e sociale della gente brasiliana. In una cornice di descrizioni preziosissime della grandiosa natura tropicale, il romanzo narra ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] una forma di dualismo, chiamato ‘interazionismo’, secondo cui agli stati mentali andrebbe riconosciuta un’esistenza autonoma. La coscienza, l’autocoscienza e i fenomeni ‘inten;zionali’ sarebbero, per i due autori, proprie;tà emergenti dalla continua ...
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RAVÀ, Adolfo
Nicola CIARLETTA
Filosofo del diritto, nato a Roma l'11 marzo 1879, morto ivi l'8 marzo 1957. Insegnò filosofia del diritto all'università di Camerino (1903-11) e contemporaneamente, per [...] di Fichte, secondo il quale è negata ogni normatività alla morale, fondandosi questa unicamente sulla coscienza. La quale coscienza è sempre la coscienza individualistica della concezione kantiana: e di essa il R. avverte i limiti, formulando - di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] Scriveva Banfi nel 1948:
Così alle soglie del nuovo secolo la cultura borghese giunge in sé scissa tra una quasi messianica coscienza di universalità umana e di progresso e una disperata sensazione di crisi dei suoi stessi fondamenti etici […]. Non è ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggio filosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] stato dello spirito che permette di «scoprire le condizioni soggettive nelle quali possiamo arrivare ai concetti», è «la coscienza della relazione tra le rappresentazioni date e le nostre varie fonti di conoscenza», grazie alla quale può essere colto ...
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Pedagogista e filosofo polacco (Sosnowiec 1903 - Varsavia 1992). Fondò la sua visione della pedagogia ispirandosi all'interpretazione marxista della funzione dell'uomo nel mondo. Tra le sue opere vanno [...] nowożytnej filozofii człowieka ("La nascita della moderna filosofia dell'uomo", 1963); Rozwój nowożytnej filozofii człowieka ("L'evoluzione della moderna filosofia dell'uomo", 1967); Nauka a świadomośé spoleczna ("Scienza e coscienza sociale", 1974). ...
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SAITTA, Giuseppe
Filosofo e storico della filosofia, nato a Gagliano Castelferrato, Enna, il 7 novembre 1881. Dopo aver insegnato nelle università di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne (dal 1932) la cattedra [...] del pensiero.
Opere teoretiche principali: Lo spirito come eticità, Bologna 1921, 2ª ed. 1947; La personalità umana e la nuova coscienza illuministica, Genova 1938; La libertà umana e l'esistenza, Firenze 1940; Il problema di Dio e la filosofia dell ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...