Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] l'impressione di agire in buona fede, ecc. In un altro senso si può utilizzare il concetto di falsa coscienza anche per descrivere il caso in cui un soggetto assume una situazione nuova sotto categorie improprie, semplicemente perché non dispone ...
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Filosofo (Bolzano 1844 - Neubabelsberg, Brandeburgo, 1924), prof. nelle univ. di Graz (1877), Friburgo (1882), Kiel (1896), Halle (1898) e Berlino (1905). Esponente del neokantismo, polemizzò sia contro [...] contro quelle "idealistiche" del criticismo, e ne propose un'interpretazione realistica, fondata sul presupposto che la coscienza non è affatto chiusa nei proprî processi conoscitivi, in senso idealistico, ma è intrinsecamente collegata all'esistenza ...
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Filosofo statunitense (Bangkok 1864 - Madison, Wisconsin, 1953). Docente prima all'università di California, fu successivamente alla Cornell University e poi all'università del Wisconsin. Cercò di conciliare [...] filosofia dell'esperienza di James con quelle del realismo critico americano. L'analisi relazionale della coscienza (essenzialmente jamesiana) e l'importanza attribuita alla contestualità rappresentano i contributi epistemologici più notevoli di ...
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Filosofo e mistico indiano, vissuto fra il 10º e l'11º sec. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola sivaita della Pratyabhijñā ("riconoscimento"), [...] fondata da Somānanda nel 9º sec., per la quale Śiva è identico all'io o coscienza e al molteplice, che non è altro che una sua emanazione; la liberazione consiste appunto nel "riconoscimento" di tale inscindibile unità del molteplice con l'io e ...
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solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] dell’azione, sia da quello gnoseologico-metafisico, intendendo la realtà esterna come semplice rappresentazione della coscienza soggettiva.
È soprattutto in quest’ultima accezione, comunque, che il problema del s. è stato discusso, e probabilmente la ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] fare solo con l'Es (l'inconscio): deve fronteggiare anche le istanze del Super-Io ‒ che rappresenta i nostri ideali e la coscienza morale ‒ e i limiti che la realtà esterna ci pone. L'Io svolge quindi una funzione delicata e difficile, perché deve ...
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unanimismo Dottrina e scuola filosofico-letteraria fondata da J. Romains (➔), basata sull’idea che l’individuo trova la sua piena realizzazione solo partecipando e subordinandosi all’anima collettiva che [...] lega insieme in un sentimento unico, unanime, ogni gruppo, associazione e collettività umana; è appunto compito del poeta dare agli uomini una chiara coscienza della loro personalità comune, sociale. ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] di quello animale, o che gli interessi umani meritino più attenzione di quelli animali: agli animali manca infatti la coscienza della durata e della persistenza del dolore, che rende meno sopportabili le sofferenze degli esseri umani, ma manca anche ...
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Filosofo (Chiari, Brescia, 1850 - ivi 1933), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Roma (1905-25), socio nazionale dei Lincei (1926). Di formazione prevalentemente matematico-scientifica, andò tuttavia [...] una critica della mentalità positivistica, in parte sotto la suggestione del contemporaneo idealismo italiano. Accettata la risoluzione della realtà oggettiva nella coscienza, il problema fu per lui quello di spiegare da un lato la molteplicità delle ...
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idealismo
Stefano De Luca
Il ruolo cruciale delle idee
Per idealismo, nel linguaggio corrente, si intende un modo di pensare e di agire basato sulle convinzioni ideali e non sulle convenienze pratiche. [...] e l'uso di un linguaggio molto difficile, la filosofia idealistica ebbe ampia risonanza, perché essa nasceva in realtà dalla coscienza acuta e drammatica dei problemi storici, politici e morali del suo tempo.
Non a caso, l'iniziatore di questa scuola ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...