CAMPANA (Campani, Campanus), Giovanni Paolo
Domenico Caccamo
Nato a Reggio Emilia il 25 genn. 1540, entrò nella Compagnia di Gesù il 15 sett. 1563; studiò al Collegio romano dialettica, fisica e metafisica, [...] il provinciale avviò una sottile opera di persuasione nell'ambiente degli italiani esuli per motivi di coscienza, rifugiati alla corte transilvana, ormai delusi e vacillanti nelle loro convinzioni: "Ho cominciato una tresca spirituale ...
Leggi Tutto
DELLA TORRE, Giovanni
Stefano Andretta
Nacque a Bergamo da Girolamo di Luigi e Giulia Bembo di Gian Matteo, nipote del cardinale Pietro, in data posteriore al 1549 (data del matrimonio dei genitori; [...] ) e Lucerna: e proprio in questo collegio, sua fu la proposta d'introdurre tre nuove "classi" di retorica, logica e casi di coscienza nel 1598. Nel luglio 1602, dopo aver riunito gli abati di San Gallo, Muri e Fischingen, accelerò la fondazione della ...
Leggi Tutto
INCONTRI, Francesco Gaetano
Benedetta Costanza Tesi
Nacque a Volterra il 19 marzo 1704 dal patrizio Paolo Cosimo, cavaliere di S. Stefano e preposto dei Priori, e dalla nobile dama pisana Maria Corintia [...] con un rinvio al rigorismo di D. Concina, l'I. attaccò il probabilismo, che aveva "infettato" la morale cattolica circa il problema della coscienza e della salvezza delle anime, in sintonia con G.V. Patuzzi. Ma nell'opera vi è pure un forte richiamo ...
Leggi Tutto
LAURO, Vincenzo (Laureo, Lauri)
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Tropea il 28 marzo 1523 da Antonio e da Raimonda Migliarese. La famiglia apparteneva a un ramo della casata dei Sanseverino; dei sei [...] diffusa nel Regno, conquistando rappresentanti significativi dell'aristocrazia polacca e lituana; ma soprattutto, la libertà di coscienza per i nobili era stata inserita come punto irrinunciabile nei Pactaconventa che il nuovo eletto avrebbe dovuto ...
Leggi Tutto
BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] gli uomini probi siano spesso afflitti dai mali, e si conclude che ciò proviene per rafforzare la loro virtù, la saldezza della coscienza e la fede in Dio: nulla, del resto, può venire da Dio che l'uomo non possa volgere in bene, considerandolo come ...
Leggi Tutto
AMICO, Antonino
Roberto Zapperi
Nato a Messina nel 1586,studiò, con ogni probabilità, nel seminario e quindi all'università di Messina. Ordinato sacerdote, si addottorò, non si sa bene se in legge o [...] ma, quel che era più grave, polemizzava decisamente contro la tradizione giurisdizionalistica siciliana e feriva profondamente la coscienza autonomistica del ceto intellettuale, arrivando a sostenere la dipendenza feudale del Regno di Sicilia dalla S ...
Leggi Tutto
GENTILI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 14 luglio 1801 da Giuseppe, procuratore legale originario di Città Ducale, e da Anna Maria Gnaccarini, romana. Compiuti i primi studi nelle scuole [...] era rappresentata dalle dimensioni di massa delle sue prediche, alla base delle quali c'era ora la presa di coscienza delle drammatiche condizioni di vita delle moltitudini sradicate dalle campagne e abbandonate a se stesse nelle città in piena ...
Leggi Tutto
ARCIMBOLDI, Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Parma intorno al 1430 da Nicolò e Orsina Canossa. Studiò, come il padre, diritto e conseguì a Pavia il dottorato in utroque iure; coltivò, tuttavia, anche [...] di cui era commendatario, non sembra abbiano dato grandi risultati.
Bisognerebbe riconoscergli, tuttavia, un franco riesame di coscienza e una coraggiosa iniziativa di riforina, se èveramente di sua mano uno scritto del 1487, rinvenuto nell'Archivio ...
Leggi Tutto
DOMENICO di Catalogna
Katherine Walsh Strnad
Figlio di Pietro, nacque in data e luogo ignoti. Non sappiamo dove e quando entrò nell'Ordine domenicano, né dove compi i suoi studi. Compare per la prima [...] domenicano - riguardasse i problemi del peccato e del perdono. La costante preoccupazione di D. per i casi di coscienza e per le raccomandazioni da impartire nella confessione e nell'estrema unzione lo indussero a consultarsi con l'arcivescovo di ...
Leggi Tutto
CASSITTO, Luigi Vincenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bonito (Avellino), allora nella provincia del Principato Ultra, il 29 (Perrotta) o il 31 (Gatti) dic. 1766 da Romualdo, giureconsulto, e da Saveria [...] , era ascoltato consigliere dell'arcivescovo. cardinale Luigi Ruffo, del cappellano maggiore del Regno, mons. Gabriello Gravina, e direttore di coscienza del principe e della principessa di Salerno.
Il C. morì a Napoli il 1° marzo 1822.
Tra le altre ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...