Filosofia
Atteggiamento di chi riconosce per vera una proposizione o una nozione. Con riferimento alle opinioni in materia di religione, il termine esprime un concetto per molti rispetti identico a quello [...] della causalità. Ripresa dagli empiristi inglesi dell’Ottocento (J.S. Mill), dai teorici della dottrina dell’intenzionalità della coscienza (F. Brentano ed E. Husserl), essa ha trovato uno sviluppo nel suo significato pratico nel pragmatismo (C.S ...
Leggi Tutto
Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] delle vittime a far rientrare un omicidio collettivo nella categoria di g.; non è indispensabile che le singole vittime abbiano coscienza di appartenere a un gruppo, né che abbiano scelto di appartenervi, ma è il potere decisionale dei carnefici che ...
Leggi Tutto
Letterato e storico, nato a Lisbona il 20 luglio 1889. Ha tenuto corsi, oltre che in Portogallo e in Spagna, in varî paesi americani; da anni insegna letteratura all'università di S. Paolo nel Brasile.
La [...] de Portugal, 1944; A luta pela expressão, 1944. Secondaria la sua produzione narrativa, nella quale si nota il "romanzo d'una coscienza": Sob a cinza do tédio 1925, trad. ital. Sotto le ceneri del tedio, Lanciano 1931. È sua la prefazione alla ...
Leggi Tutto
Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] fervore hasidico, da essi considerato ambiguo e forse anche illusorio, i seguaci del Musar preferirono dedicarsi a un severo esame di coscienza, nel quale l'accento è posto sul bisogno di interiorità nella vita religiosa. In alcuni casi si è avuta la ...
Leggi Tutto
CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] ; il compito dello Stato dovrebbe consistere nel garantire a tutti i fedeli, con le sue leggi, la libertà di coscienza e di organizzazione religiosa. Nel momento della piena maturità del pensiero del C. il disegno della riforma cattolica si delinea ...
Leggi Tutto
FIORITTO, Domenico
Giuseppe Masi
Nacque a Sannicandro Garganico il 3 ag. 1872 da Antonio e da Cestina Bertosa, in una famiglia della ricca borghesia terriera che vantava tradizioni patriottiche e repubblicane [...] e socialista in Capitanata, contribuendo alla formazione di associazioni e leghe di resistenza, in cui cercava di favorire la coscienza di un nesso tra la questione economica e l'attuazione di un disegno politico socialista.
Nell'aprile del 1902 ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Giovanni
Giuseppe Gullino
Ultimo esponente di questo ramo della casata, la cui residenza spostò da S. Ternita a S. Canciano, nel sestiere di Cannaregio, nacque a Venezia il 23 [...] parlatore, il D. rivesti per molti anni, nel mondo politico veneziano, il ruolo di una sorta di coscienza critica nei confronti di quanti operavano nelle magistrature o sostenevano posizioni che gli sembrassero pregiudizievoli dell'autorità dello ...
Leggi Tutto
Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] controversia, cit.
52 Cfr. G. Losito, La preparazione del decreto, cit., p. 802.
53 Che quella del primato della coscienza fosse questione dirimente, è confermato dal fatto che essa fu sollevata pure da una personalità accusata di modernismo, che per ...
Leggi Tutto
Nacque a Milano il 4 nov. 1881 da Carlo, negoziante di legnami, e da Anna Isola. La convinta religiosità dei genitori lascerà un'impronta profonda sulla personalità della C., spingendola a privilegiare [...] culturale, che tenta una analisi sulla condizione della donna, subordinata, però, alle direttive ecclesiastiche. Mancano sia una chiara coscienza delle cause che erano alla base della oppressione femminile (prova ne sia il fatto che la guida delle ...
Leggi Tutto
Storico tedesco (Salzwedel 1862 - Berlino 1954); figura di primo piano della cultura tedesca del nostro secolo, uno dei maggiori rappresentanti della storiografia idealista. Entrato nel 1887 nell'amministrazione [...] Il problema del rapporto tra storia e assoluto, tra storia e valori eterni (il cui punto d'incontro è ricercato nella coscienza individuale) è da M., in ultima analisi, dichiarato insolubile su un piano puramente razionale; esso rimanda quindi a una ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...