CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] insidiose, rotture della legalità in casa nostra. A rileggerli oggi, quegli scritti sono un po' lo specchio della cattiva coscienza di molti tra i migliori giuristi italiani di quegli anni (oppure estreme e ingenue "lettere persiane"?). Comunque, il ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] . Sotto l'impulso del G. la Perseveranza presentò un programma ispirato a un modello di liberalismo aperto: libertà di coscienza, laicità dello Stato, educazione civile e politica del popolo; realizzazione di uno Stato capace di accogliere "tutte le ...
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CORRER, Giovanni
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 20 maggio 1533 da Angelo di Giovanni e da Paola di Vettore Vallaresso, che si erano sposati nel 1522.
Il padre percorse una buona carriera nell'amministrazione [...] di Fiandra ed a lasciare quelle terre imperiali in mano agli Spagnoli in una faccenda dove "concorrono libertà di coscienza, interessi di principi apparentati con molti de' principali di Germania, e per terzo l'odio estremo che tutti generalmente ...
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CONFORTI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Calvanico (Salerno) il 4 ott. 1804 da Luigi e da Maddalena Montefusco. Il padre, ricco possidente, era lontano parente di quel G. Francesco Conforti che, [...] 1862, pp. 186 s.). Come deputato, e poi come ministro, il C. appoggiò decisioni che non sempre coincidevano con la sua coscienza di giurista, ma lo fece appellandosi alle necessità del momento politico. Fu così quando si discusse la legge Pica per la ...
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CAMAIANI, Pietro
Gerhard Rill
Di famiglia patrizia, nacque ad Arezzo il 1º giugno 1519. Della sua immediata parentela sono noti i fratelli Onofrio e Bernardino, imprigionato nel 1548 nel carcere romano [...] e, poiché si occupava di questioni conciliari da ben diciassette anni, era capace di decidere autonomamente secondo la propria coscienza. Nell'estate 1563 avrebbe dovuto comparire in un processo dinanzi al duca ma rifiutò di assentarsi dal concilio ...
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Interpretazioni del Risorgimento
Guido Pescosolido
Storiografia di partito, storiografia agiografica e loro superamento
Le prime interpretazioni del Risorgimento risalgono agli stessi anni dell’unificazione [...] decisiva del ruolo di Mazzini e Cavour, che egli vedeva in dialettica complementare nella trasformazione del mito unitario in coscienza politica collettiva e poi in realtà storica concreta (Mazzini e Cavour, 1935; L’opera politica del conte di Cavour ...
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PIERONI, Franca
Simonetta Soldani
– Nacque a Firenze il 4 ottobre 1925 nel rione industriale di Rifredi, prima figlia di Luisa Giardi, sarta a domicilio, e di Piero, ex operaio delle Officine Galileo [...] essenzialmente in chiave di maternage, fino a depotenziarne la valenza di esperienza cruciale per la nascita di una coscienza politica femminile individuale e di massa: un meccanismo in cui lei stessa era rimasta impigliata in anni giovanili ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] la coesione e il coordinamento, incoraggiando la formazione di una cultura operaia e di una embrionale coscienza di classe. L’approssimarsi di una nuova fase dell’industrializzazione (la cosiddetta seconda Rivoluzione industriale), corrispondeva ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] l'incidente di Corfù, fecero al nuovo regime la maggioranza dell'alta borghesia e la monarchia diede all'A. la coscienza che il fascismo, contrariamente alle speranze ancora largamente diffuse nel paese, sarebbe durato a lungo. Ciò impresse alla sua ...
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GIUSTINIAN, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio, nacque a Venezia il 24 ag. 1611.
Questi due rami della casata avevano una comune [...] governo, ritenendo i ministri per sé la sostanza […]. Sta tenace in questa servitù per esser inclinato al timor della propria coscienza, onde con sottoscriver all'opinion d'altri, crede esimersi dai rimproveri". Per cui "l'indole che prevale in Sua ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...