BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] laisser imposer". Poiché i ministri avevano fatto la loro scelta, la decisione ora spettava al re. Se alla sua coscienza ripugnava invincibilmente cambiare la forma del governo, si assumesse - è il chiaro senso del discorso del B. - la responsabilità ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] soprattutto sul fatto che il B., rispetto ai predecessori, "primo in Italia, applicò la speculazione filosofica con coscienza critica alla grammatica" (p. 302), segnando "il principio vero della dissoluzione della grammatica empirica e l'ingresso ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] insidiose, rotture della legalità in casa nostra. A rileggerli oggi, quegli scritti sono un po' lo specchio della cattiva coscienza di molti tra i migliori giuristi italiani di quegli anni (oppure estreme e ingenue "lettere persiane"?). Comunque, il ...
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CASTELLI, Giovanni Battista
Gigliola Fragnito
Nacque in data non precisabile a Bologna da una famiglia di antica nobiltà che, nel corso del XII sec., si era stabilita nella città emiliana proveniente [...] pur nella sua ferma. difesa dell’autorità regia e dei diritti della Corona, ai pressanti richiami del C. alla sua coscienza di sovrano cattolico.
I negoziati intavolati dal nunzio fin dalla prima udienza regia si proponevano in primo luogo la revoca ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] Botero la ragione di Stato bene intesa, distinta dall’altra, quella malvagia: la prima fondata interamente sulla virtù e la coscienza e la seconda sulla poca onestà, la prima mera esecuzione delle ragioni di Dio, della Chiesa e della morale cattolica ...
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Diritti dei robot
Alfonso Celotto
Da decine di anni ciascuno di noi utilizza, possiede, gestisce frigoriferi, automobili, telefonini. In pratica, macchine. Eppure nessuno ha mai pensato, fino ad [...] (non dimentichiamo che 25 anni fa Internet non esisteva). Dal suo canto, il Parlamento italiano ha iniziato a prendere coscienza del tema soprattutto dal punto di vista conoscitivo, come emerge ad esempio dal dibattito che nella primavera del 2017 ...
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Valori costitutivi e modifiche testuali
Angelo Antonio Cervati
Le costituzioni rappresentano fenomeni che investono i valori della convivenza e non possono essere considerate come atti politici o normativi [...] . Arturo Carlo Jemolo scriveva nel 1981: «le costituzioni rigide non hanno potuto mai fermare la storia; la coscienza popolare le ha sempre scavalcate», concludendo molto lucidamente che «occorre contare solo sugli uomini, che possono operare bene ...
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Giacomo Forte
Abstract
Viene esaminata la struttura del delitto di violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario. In particolare, si analizza la fattispecie in esame al fine [...] del reato, è necessaria anche la rappresentazione e la volizione di tutti gli altri elementi della fattispecie, vale a dire la coscienza e volontà dell’agente di dirigere la minaccia o la violenza a un corpo o ad uno degli altri soggetti passivi ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] , 1684, pp. 1-64) è lavoro devoto: vi si indica la via della salvezza nelle tre pratiche della purità di coscienza, della pura intenzione e della conformità tra volontà umana e divina.
Quasi tutti gli opuscoli religiosi, sempre pubblicati a Firenze ...
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Fallimento e reato di bancarotta
Francesco Mucciarelli
La divaricazione tra giurisprudenza e dottrina sul ruolo da assegnare alla dichiarazione giudiziale d’insolvenza rispetto ai delitti di bancarotta [...] dell’agente siano esclusivamente i comportamenti elencati nelle singole incriminazioni di bancarotta, richiedendosi piuttosto che la coscienza e volontà investano anche un quid pluris rispetto alla materialità del fatto di bancarotta.
3.1 Bancarotta ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...