Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] di un’economia programmatica» (p. 2139) e «il maggior sforzo collettivo verificatosi finora per creare con rapidità inaudita e con una coscienza del fine mai vista nella storia, un tipo nuovo di lavoratore e di uomo» (p. 2165).
Il fatto che gli Stati ...
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Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] . Il fatto che questa sensazione non sia avvertita non crea alcun problema a Whytt, per il quale la mancanza di coscienza non implica l'assenza dell'anima. In questa convinzione c'è senza dubbio una cesura rispetto alla tradizione classica, in ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] dei valori e del loro rapporto coll'azione sociale consiste nell'aver posto l'attenzione sul fatto che la coscienza morale non riguarda semplicemente l'adozione di un contenuto normativo, ma presenta una struttura cognitiva complessa di cui Lawrence ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] consideri». Nel caso delle scienze non deduttive, è l’accordo o il disaccordo con il ‘dato’ (presente o futuro) della coscienza a costituire la verità o falsità delle nostre affermazioni: «è la conformità di queste a ciò che effettivamente la nostra ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] e proponendo un'interpretazione in chiave "neocriticista".
Laureatosi nel 1904 con una dissertazione su Psicogenesi della coscienza: saggio di una teoria generale dell'evoluzione (Milano 1905), ispirata ai principi del fenomenismo kantiano, ma ...
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bene e male
Anna Lisa Schino
I valori e le norme per giudicare e agire
Per il neonato bene è soddisfacimento dei propri bisogni primari (mangiare, bere, cure, affetto). Per il bambino bene è ciò che [...] un lungo processo di secolarizzazione della società ha circoscritto i valori religiosi a un ambito puramente interiore e di coscienza; tali valori, inoltre, oggi non sono più largamente maggioritari come fino a qualche decennio fa. In seguito a tale ...
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Filosofo ed erudito poligrafo, nato a Como nel 1841, morto a Todi nel 1918. Studiò diritto a Padova, poi storia e geografia a Bologna, quindi matematica, scienze naturali ed economiche in Italia e all'estero; [...] a più alta unità consentirebbe di comprendere i problemi della vita che si manifestano con le espressioni della coscienza e della volontà dell'essere, dall'atomo sensibile all'uomo. Tra gli scritti, ricordiamo: Geografia enciclopedica (Milano 1874 ...
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Classi medie
Angelo Pichierri
Classi medie e modelli dicotomici di stratificazione
L'espressione 'classe media' diventa di uso comune nel XIX secolo come sinonimo di 'borghesia imprenditoriale', per [...] ).
Parkin, F., Max Weber, London 1982 (tr. it.: Max Weber, Bologna 1984).
Pichierri, A., Introduzione a Ineguaglianza e coscienza sociale, di W.G. Runciman, Torino 1972, pp. VII-XXI.
Pizzorno, A., I soggetti del pluralismo. Classi, partiti, sindacati ...
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Schmitt, Carl
Filosofo e giurista tedesco (Plettenberg 1888-ivi 1985). Professore a Monaco e poi a Berlino presso la Scuola superiore di amministrazione, durante il nazismo fu nominato consigliere di [...] al rapporto amico-nemico. Secondo S. il fenomeno politico sorge in seno a una comunità di individui quando questa prende coscienza di sé stessa come di una comunità di intenti, mantenuta unita dalla fede negli stessi valori e decisa a proteggersi ...
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GUZZO, Augusto
Filosofo, nato a Napoli il 24 gennaio 1894. Prof. di filosofia al Magistero di Torino (dal 1924), di filosofia morale, all'univ. di Pisa (dal 1932), di filosofia morale (dal 1934) e di [...] di ciò che i singoli pensano e compiono. Tale momento si rivelava, nella sua assolutezza, come espressione, nella nostra coscienza, della Verità, Bontà, Bellezza, perfette e in sé sussistenti, ossia di Dio, il quale, attraverso di esso, chiama l ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...