Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] suo - che attingesse le vette supreme dell'arte. La scienza, invece, era utilità, utilità sociale, impegnava la coscienza morale, non solo la coscienza estetica. «Oh qual tesoro di tempo e d'ingegno» esclamava nel '42 «non andò perduto per quella ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] suoi di Toscana, premessa all’edizione fiorentina dei Canti del 1831: «Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l’uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] , travalicando a «romanticismo» o scadendo a fossilizzato «classicismo», secondo che l'esperienza del reale, il senso e la coscienza della storia, la problematica della vita, le implicazioni o conseguenze politico-pratiche d'un gusto e d'un sentire ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] Mercantini, e tutti prendono avvio dal '48, vale a dire da un alto momento storico che essi portarono al livello della coscienza popolare. A parte stanno gli stornelli del Dall'Ongaro per quel loro principio di mimesi linguistica che non si limita a ...
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CHILANTI, Felice
Renato Bertacchini
Nacque a Ceneselli nell'Alto Polesine (Rovigo) il 10 dic. 1914 da Giovanni Battista e da Ida Bongiovanni in una famiglia di campagna (il padre "zappatore, mietitore, [...] di successo; ma per varie circostanze ("la tempesta e l'avaria, la deriva, l'ignoto") l'"evasione" diventa esame di coscienza, crisi testimoniale in atto che segna il fallimento di tutta una generazione.
Con Le avventure di Bambino (ibid. 1976) il C ...
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BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] che dà unità alla disparata produzione del B. (tipica di un eclettismo letterario ed erudito provinciale) è la coscienza di appartenere contemporaneamente a più mondi diversi: il mondo tradizionale siciliano e quello della nuova Italia, il mondo ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] . Pertanto essa predilige le forme brevi, metaforiche, analogiche, simboliche, di una liricità essenziale sorretta da una strenua coscienza critica ed elaborazione tecnica. Affermatasi nella seconda metà del 19° sec. con C. Baudelaire (sulle orme di ...
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Scrittore austriaco (n. Griffen, Carinzia, 1942). Considerato tra i più importanti autori contemporanei, è noto per vari e provocatori successi teatrali (Publikums-beschimpfung, 1966; Kaspar, 1968) e per [...] vicenda di Kaspar Hauser già ripresa da altri drammaturghi e romanzieri, muove dal proposito di dimostrare come una coscienza umana "vuota" possa essere riempita, e con ciò violentata, con l'esercizio di formule linguistiche convenzionali. Prossima a ...
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Poeta (n. Siena prima del 1260 - m. tra il 1311 e il 1313). Dal 1281 (anno in cui prese parte alla campagna militare per la conquista del castello di Turri) al 1291 (anno in cui fu coinvolto nel processo [...] la fonte della poesia dell'A. in un drammatico contrasto, risolto in spavaldo cinismo, tra l'insopprimibile istinto e la coscienza dell'abiezione di esso. Ora si tende invece a veder nell'A. un poeta essenzialmente scherzoso, che, inserendosi in una ...
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VITTORINO da Feltre
Angiolo Gambaro
Educatore e umanista, nato intorno al 1378 a Feltre da Bruto dei Rambaldoni; morto a Mantova il 2 febbraio 1446. Andato a Padova verso il 1396 per studiarvi, subì [...] di ordine, in cui il castigo stesso diveniva rarissima eccezione ed era riportato non meno che il premio all'interiorità della coscienza. La giornata trascorreva in un intenso e lieto lavoro, in cui le occupazioni della mente si alternavano con i più ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...