Poeta (n. Siena prima del 1260 - m. tra il 1311 e il 1313). Dal 1281 (anno in cui prese parte alla campagna militare per la conquista del castello di Turri) al 1291 (anno in cui fu coinvolto nel processo [...] la fonte della poesia dell'A. in un drammatico contrasto, risolto in spavaldo cinismo, tra l'insopprimibile istinto e la coscienza dell'abiezione di esso. Ora si tende invece a veder nell'A. un poeta essenzialmente scherzoso, che, inserendosi in una ...
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VITTORINO da Feltre
Angiolo Gambaro
Educatore e umanista, nato intorno al 1378 a Feltre da Bruto dei Rambaldoni; morto a Mantova il 2 febbraio 1446. Andato a Padova verso il 1396 per studiarvi, subì [...] di ordine, in cui il castigo stesso diveniva rarissima eccezione ed era riportato non meno che il premio all'interiorità della coscienza. La giornata trascorreva in un intenso e lieto lavoro, in cui le occupazioni della mente si alternavano con i più ...
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GUNN, Thomson William, detto Thom (App. IV, ii, p. 126)
Giuliana Scudder
Poeta inglese. Stabilitosi dal 1954 a San Francisco, si è perfettamente integrato nell'originale 'contro-cultura' della città [...] americani della poesia On the move, 1957) diveniva l'unica opportunità offerta all'individuo, G. è venuto maturando una coscienza poetica del tutto originale, dove veicolo di pensiero è la sensazione, e il sentire stesso è un momento dell'apprendere ...
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GRAVES, Robert
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato a Londra nel 1895. Compì gli studî al St. John's College di Oxford; partecipò alla prima Guerra mondiale combattendo in Francia; nel 1926 insegnò [...] il G. può avere risentito l'influenza di D.H. Lawrence, ha portato nel proprio tentativo una cultura e una coscienza letteraria assai più scaltrite. Delle sue poesie egli ha pubblicato una prima raccolta completa (Collected Poems, 1938), una scelta ...
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Eugenio Montale
Emanuela Bufacchi
La nudità della parola
La poesia di Eugenio Montale riassume i caratteri essenziali della letteratura del Novecento: «Non possiamo non dirci montaliani» è un’affermazione [...] ; non questo o quell’avvenimento storico. Ciò non significa estraniarsi da quanto avviene nel mondo; significa solo coscienza, e volontà, di non scambiare l’essenziale col transitorio». Era l’affermazione di una sostanziale separazione della ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] ’epico Vojna i mir («Guerra e pace», 1865-69), i portatori della sanità morale sono coloro che vivono secondo natura: la coscienza del bene e del male spezza l’integrità dell’uomo, che può ricostituirla e recuperare i veri valori morali solo accanto ...
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Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] , U. identificò il ruolo della hispanidad nel mantenimento del "senso tragico della vita", cioè nella viva coscienza delle antinomie fondamentali (ragione e fede, vita e intelletto) che il moderno razionalismo non potrà risolvere. Nella ...
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Scrittore svizzero tedesco (Konolfingen, Berna, 1921 - Neuchâtel 1990). Si affermò in campo teatrale come autore polemico, paradossale e iconoclasta, razionalisticamente scettico e insieme eticamente rigoroso, [...] Teatro, 1975) e il celeberrimo Der Besuch der alten Dame (1956; trad. it. 1959), acre parabola sulla corruttibilità della coscienza umana nell'asservimento al dio denaro. Successivamente Die Physiker (1962; trad. it. 1972) e il più fiacco Der Meteor ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] e Spring and All del 1923 segnano una svolta decisiva nella formulazione della sua poetica: il primo, con i suoi flussi di coscienza di sapore surrealista, gli aforismi, le ossessioni, le oscurità, le esortazioni, in cui prosa e poesia sono di fatto ...
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Scrittore, morto a Napoli nel 1961. La sua feconda attività giornalistica si è puntualizzata nel gusto del resoconto ad altissimo livello che costantemente evade dal quotidiano nel fantastico, risolvendo [...] il suo antico ideale di poema in prosa, converge la più segreta drammaticità dello scrittore fatta di solitaria amarezza e di trepida coscienza del soffrire, mentre su tutt'altro versante si pone Un europeo d'Italia (1951) che - sulla stessa linea di ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...