VONDEL, Joost van den
Romana GUARNIERI
Poeta olandese, nato a Colonia da Joost V. e Sara Kranen il 17 novembre 1587, morto ad Amsterdam il 5 febbraio del 1679. Di famiglia originaria di Anversa, il [...] (1632-33) e della moglie (1635) teneramente amata; tutto contribuì a maturare e approfondire in lui al medesimo tempo la coscienza dell'uomo e la forza d'intuito del poeta.
Il Gysbrecht van Aemstel rappresentato la prima volta la notte di Natale del ...
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MONTAGUE, John Patrick
Carla De Petris
Poeta e narratore irlandese, nato a New York il 28 febbraio 1929. Ancora ragazzo tornò nella patria d'origine dei genitori, contadini cattolici della contea di [...] oggi si combatte una guerra senza vincitori né vinti. Il Nord diventa con M. inevitabile nodo junghiano con cui si misura la coscienza della nazione irlandese. Con i più giovani S. Heaney, D. Mahon e altri, M. crea quella grande scuola di poesia che ...
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GASS, William Howard
Maria Anita Stefanelli
Scrittore statunitense, nato a Fargo (North Dakota) il 30 luglio 1924. Trasferitosi nell'Ohio, trascorre l'infanzia e compie gli studi superiori a Warren, [...] occupando gli spazi con grafici, espedienti tipografici e fotografie, al fine di offrire un supporto agli stati di coscienza del narratore e di conseguire la liberazione dalla tirannia di grammatica, sintassi e punteggiatura.
Le idee critico-teoriche ...
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SCORZA, Manuel
Luisa Pranzetti
Romanziere, saggista e poeta peruviano, nato a Huancavelica il 9 settembre 1928, morto a Madrid il 27 novembre 1973, in un incidente aereo. Lasciato il Perù durante la [...] dell'altro, nei successivi romanzi. La loro trasformazione rappresenta, di volta in volta, la presa di coscienza del singolo all'interno della collettività; ne è esempio significativo il comunero Garabombo, invisibile, nelle sue rivendicazioni ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] alla segreteria di Stato del 7 giugno 1603, in cui diceva che c'eran a Venezia dei «religiosi di così poca coscienza» da sostenere apertamente che non erano da temere le scomuniche minacciate dal pontefice a chi si opponesse ai diritti vantati dalla ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] , anzi la sua tragica Musa, conceda al frate e al poeta ed a noi, nemmeno di sapere se «l’infelice» abbia ripreso coscienza per quell’«ora di ravvedimento», per quel minuto, per quell’infinitesimo istante, che gli pregan da Dio fra Cristoforo e il ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] e autorità a dispensare ai potenti moniti e consigli, lode e vituperio, interprete tra i moderni della saggezza antica. La coscienza di questa missione e l'attesa della morte, che lo trarrà fuori dall'ondeggiamento delle speranze e dei timori in un ...
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GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] pensiero e più concreto. La religiosità del suo spirito, alimentata dal clima familiare e dalla lettura dei testi sacri, la coscienza del mistero insito nella vita e nella morte, che non trova risposte se non nella fede, la avvicinarono a scrittori ...
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CUSANI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nato a Milano il 14 nov. 1802 dal conte Carlo Cesare e da Bianca Visconti. Dal collegio di Gorla - ove compì i primi studi - passò al liceo di S. Alessandro in Milano. [...] estetici.
Ben presto tuttavia anche nella quotidiana fatica delle traduzioni - sempre svolte con scupolosità e non senza la coscienza della problematicità della resa degli originali - il C. sceglie la strada a lui più congeniale orientandosi verso ...
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Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] i teologi giansenisti insistevano anche sulla predestinazione dell’uomo e sull’espiazione dei peccati. Voltaire visse quindi nella propria coscienza il conflitto, allora assai diffuso, tra la morale assai flessibile dei gesuiti e la severa virtù dei ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...