HITLER, Adolf (XVIII, p. 509; App. I, p. 715)
Silvio FLIRLANI
Per ottenere l'annessione di Danzica al Reich, H. era deciso a scatenare il conflitto. La firma del trattato con l'URSS (agosto 1939) fu [...] mossa, indubbiamente assai abile, H. costrinse gli ufficiali a prendere posizione, in un eventuale grave caso di coscienza: porsi contro il proprio comandante in capo rinnegando il giuramento prestato, o rinunciare ad ogni attività politica. Il ...
Leggi Tutto
Sacro romano impero
Denominazione data usualmente all’impero che si costituì in Europa nel Medioevo a partire dalla data simbolica del 25 dicembre dell’800, quando Carlomagno ricevette la corona in S. [...] Germania, estendendo però progressivamente la sua influenza sui nuovi Stati slavi dell’Est (Polonia, Boemia) e sull’Ungheria. La coscienza del proprio alto compito spirituale portò in seguito l’imperatore Enrico III (1039-56) a promuovere la riforma ...
Leggi Tutto
Vestfalia, Paci di
Trattati che nel 1648 posero fine alla guerra dei Trent’anni. La gestazione delle paci, preceduta da diversi tentativi precedenti, iniziò nel 1644, con una doppia trattativa: le delegazioni [...] del tentativo di riconquista cattolica della Germania perseguito dagli Asburgo e affermarono il principio della libertà di coscienza nei territori dell’impero germanico. Esse sancirono inoltre la crisi della potenza della Spagna, che peraltro non ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Madrid 1811 - Cannes 1882); interessato ai problemi sociali, sulla Revue du progrès (da lui fondata nel 1839) denunziò vigorosamente le conseguenze della miseria e dell'ignoranza, [...] il proletariato, che bisognava salvare dallo stritolamento progressivo dell'economia borghese, sollecitazione aperta agli uomini "di coscienza e di ragione" perché alleviassero l'ingiustizia e l'oppressione. Le proposte concrete non andavano al di ...
Leggi Tutto
RAZZA (XXVIII, p. 910)
Virginio GAYDA
La politica fascista della razza. - La politica demografica del Regime fascista, definita da Mussolini fin dai primi anni di governo come uno dei compiti elementari [...] e con numerose correnti ostili e nella formazione dell'impero, dovesse creare nel popolo italiano, sempre più profondi, una coscienza e un orgoglio di razza e nello stato il bisogno di una politica protettiva della razza.
La prima affermazione ...
Leggi Tutto
Storico, giornalista e uomo politico (Firenze 1925 - Roma 1994). Professore di storia contemporanea all'univ. di Firenze dal 1950, fu direttore de Il Resto del carlino (1955-68), del Corriere della sera [...] tra '800 e '900 (1973); Italia di minoranza. Lotta politica e cultura dal 1915 a oggi (1983); Coscienza laica e coscienza cattolica (1988); In diretta col passato (1994). La bibliografia completa degli scritti è contenuta in Spadolini storico, a ...
Leggi Tutto
Terracina, Piero. – Dirigente d’azienda italiano di origine ebraica (Roma 1928 - ivi 2019), sopravvissuto alla Shoah. Arrestato a Roma con sette altri membri della sua famiglia nell’aprile 1944, dopo un [...] del Progetto Memoria, attraverso conferenze, incontri, seminari e attività didattiche nelle scuole ha fornito un imprescindibile contributo alla costruzione di una solida coscienza collettiva contro ogni forma di antisemitismo e di odio razziale. ...
Leggi Tutto
. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] benché il voto non si potesse considerare impegnativo per gli iscritti, ai quali si lasciava libertà di esprimersi secondo coscienza, non è dubbio che quella preferenza contribuì non poco a dare il tracollo alla monarchia nel referendum del 2 giugno ...
Leggi Tutto
BARTOLOMMEI, Ferdinando
Sergio Camerani
Nacque a Firenze il 10 marzo 1821 dal marchese Girolamo e dalla marchesa Teresa Niccolini. Rimasto presto orfano di padre, fu affidato dalla madre alle cure dell'abate [...] intelligenti proprietari toscani che si dedicavano con fervore agli studi di agricoltura sperimentale, ma ebbe anche particolare coscienza dei doveri sociali che la propria condizione agiata gli imponeva. Con questo spirito lavorò per diversi anni ...
Leggi Tutto
Il complesso delle forze armate di uno Stato. In senso più ristretto, le forze militari terrestri, distinte da quelle che operano sul mare (Marina) e nell’aria (Aeronautica).
Scienze militari
Antico Oriente
Gli [...] di guerra l’avidità della preda. Solo nell’e. ebraico è riconoscibile, oltre il lealismo verso il capo, la coscienza dell’individualità etnico-religiosa da difendere.
Gli Assiri e più ancora i Persiani raggiunsero i maggiori progressi sul piano dell ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...