Figlio d'un Ateniese e d'una schiava di Tracia, solo per metà greco quindi, discepolo, in età matura, di Socrate e, già prima, di Gorgia e d'altri sofisti, Antistene fu il fondatore della scuola che chiamarono [...] esercizî di parola, che non toccano l'essenza delle cose, le cose si possono tutt'al più comparare ad altre, non definirle; si potrà dire d'una cosa qual'è rispetto ad altre, non dire quale sia insé stessa.
Un nominalismo schietto, adunque, questo d ...
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. Diritto (XIII, p. 64). - La divisione ha per effetto la sostituzione delle parti alle quote nell'oggetto del diritto del partecipante. Caratteristica essenziale ne è quindi la disciplina degli atti compiuti [...] di comunione ereditaria o no: a) la divisione può, in tutto o in parte, essere, per un periodo non eccedente i cinque anni la divisione non può aver luogo quando si tratti di cose che, se divise, cesserebbero di servire all'uso al quale sono ...
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. Termine artistico che traduce il francese plein-air usato dall'impressionismo per indicare gli effetti pittorici nella piena luce solare, diretta o indiretta: ciò che Leonardo chiamava vedere alla campagna. [...] , perché l'aria insé è azzurra, la parte della donna vista da detta aria parrà pendere in azzurro: se nella superficie della terra che distrugge il colore, invece di accenderlo, e vela le cose, come accadde nell'800 all'emulo suo inglese, il Turner. ...
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Tassa di un decimo, pagata, così in Grecia come a Roma, allo stato, alla città, a un tempio, sopra i frutti d'un terreno o l'entrata di merci in una città o il bottino di guerra. La più caratteristica [...] essere corrisposte, su quali cose, in quale misura. La dottrina tiene ferma la distinzione delle decime in prediali e pergonali, mentre
Accanto a questa che è la decima per antonomasia, altre se ne dànno: così la decima papale, che il papa urgente ...
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Nato a Firenze nel 1510, egli iniziò col 1532 il periodo del principato nella città che più a lungo aveva mantenuto la forma repubblicana. Dovette la sua fortuna all'ambizione dello zio, il papa Clemente [...] tempo e destinato ad altro. Fu perciò messo da parte, anche se voglioso di buttar l'abito clericale e ascendere al principato. A. Cibo, il Guicciardini e gli altri poterono avviare le cosein modo da assicurare la successione al giovane Cosimo de' ...
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Nacque il 1° ottobre del 208 in Arca Cesarea, antica città della Siria divenuta colonia romana. Il suo nome originario, a quanto sembra, era Alessiano. Del padre di lui, Gessio Marciano, sappiamo assai [...] milizie che era disgustata della vita di Elagabalo. Le cose giunsero al punto che questi dovette consentire ad adottare nobile e mite; ma se, cresciuto, si trovò in grado di valutare i mali dell'impero, non trovò insé le qualità necessarie a darvi ...
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Commediografo, nato a Modena il 5 aprile 1822, morto a Milano il 9 marzo 1889. Studiò dapprima a Massa, dove il padre Sigismondo, ufficiale dell'esercito ducale, si era stabilito nel 1833, e poi, dal 1838, [...] (1880) fu un insuccesso, e il F. sembrò perdere la fiducia insé stesso. Tacque pressoché del tutto per qualche anno; con la sua ultima si palesa non tanto nei frequenti rifacimenti di cose sue - si chiamava da sé "animale ruminante" -, e non solo nei ...
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Fu veneto e propriamente di Chioggia. Dalla data della sua morte, avvenuta nel 1469, e dalle notizie che abbiamo sugli ultimi venti anni della sua vita possiamo dedurre entro quale periodo sia da porre [...] nominato insieme con altri tre cittadini per provvedere alle cose frumentarie, se fra il 1460 e il 1468 è investito di Maior (forse Borneo) e la Giava Minor (Giava propria) - e anche in esse dimora parecchi mesi. A Sandai e a Banda non va, ma di ...
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Nato ad Arcis-sur-Aube, il 20 ottobre 1759; morto sulla ghigliottina, a Parigi, il 6 aprile 1794 (16 germinale a. II). Fu uno degl'individui più rappresentativi della rivoluzione; l'unico che, dopo la [...] in parole, D. affilava le armi per l'azione risolutiva. Fallita la giornata girondina del 20 giugno, egli accentrò insé elementi estremisti di questa - di rivendicarne poi, a cose fatte, con apparentemente cinica iattanza, una solidarietà che gli ...
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Aristippo è il fondatore della scuola cirenaica. La cronologia della sua vita è assai incerta. Non conosciamo né l'anno della sua nascita, né quello della sua morte; sappiamo tutt'al più, da alcune fonti, [...] , pur dominandolo; si tratta nel piacere, come in ogni altra cosa, di non finire nella schiavitù, di conservare la padronanza di sé, la libertà del proprio spirito, di sottomettere a sé le cose, non sé alle cose, come direbbe Orazio: la ἐγκράτεια, la ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...