Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] viene trasformata in un’entità a sé, diviene cioè valore delle merci, qualcosa d’indipendente dai produttori e che li fronteggia e li domina. Questo rapporto capovolto è chiamato da Marx il ‘feticismo’ delle merci. Il mondo delle cose appare animato ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] finite, lo ‘conduce alla fede’ e lo fa riposare sulla provvidenza. In M. Heidegger la paura è propria dell’esistenza banale, falsa, in cui l’uomo è fuori di sé, disperso nelle cose mondane; l’a. invece è la situazione affettiva che apre l’uomo all ...
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Uomo politico e scrittore (Firenze 1246-47 circa - ivi 1324). Guelfo bianco, partecipò attivamente all'amministrazione del Comune: fu tra l'altro due volte priore, nel 1289, quando si ebbe la vittoria [...] di Campaldino, e nel 1301, al momento dell'ingresso in Firenze, come paciere, di Carlo di Valois, del quale egli ebbe nome e, se suo, il poemetto allegorico L'intelligenza. Ma l'opera cui è legato il suo nome è la Cronica delle cose occorrenti ne' ...
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terremoto Movimento di una porzione più o meno grande di superficie terrestre, costituito da oscillazioni del terreno che si succedono per un periodo di tempo che può andare da pochi secondi ad alcuni [...] 100 km.
Tradizionalmente i t. vengono suddivisi in superficiali, intermedi e profondi, se la loro profondità è rispettivamente inferiore a 70 danni diretti dei sismi alle persone e alle cose, si aggiungono quelli, incalcolabili, che deriverebbero ...
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Diritto
Esigenza di un bene, cioè di cosa atta alla soddisfazione di un bisogno umano e individuale e quindi a contenuto non solo economico, ma anche morale, religioso, scientifico, sentimentale, umanitario.
Interesse [...] in base al giudizio attribuito ad Aristotele sulla «sterilità della moneta» o in base all’inscindibilità dell’uso dalla proprietà delle cose C r t/100 se il tempo è espresso in anni, ovvero I=C r t/36.500 se il tempo è espresso in giorni; composto, ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] Q è un c. sghembo, P, R, C sono campi. Un c. si dice ordinato se è possibile scegliere in esso un certo numero di elementi che son detti ‘positivi’ (simbolo: > 0), in modo che: 1) per ogni elemento a del c. vale una e una sola delle relazioni: a ...
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Pittore italiano (Bologna 1890 - ivi 1964). Studiò all'accademia di Bologna, dove poi fu professore di incisione (1930-56); cominciò a dipingere nel 1911 e a esporre nel 1914. L'estrema coerenza e il costante [...] stile rendono assai difficile suddividere in periodi la sua carriera artistica: ma se nei primi paesaggi, del 1911 un'intimità profonda e il senso di un'unità assoluta tra cose e spazio raggiunta attraverso una meditata struttura tonale (Paesaggio a ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] senza avere prima conseguito una conoscenza chiara e distinta delle cose; essa è, perciò, la causa dell’errore sia teoretico agli stimoli della sensibilità che tendono a condizionarla; se, in ultima analisi, tale facoltà possegga l’attributo della ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] mentali, oppure avessero una realtà oggettiva al di fuori della mente e, in quest’ultimo caso, se fossero realtà corporee o incorporee, se esistessero separate o solo nelle cose sensibili. La formulazione del problema si trova nelle prime righe dell ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] sua poesia: a un periodo di preparazione, in cui, come scrisse egli stesso, fa operosità di erudito restano, tra le cose più notevoli, le ediz. delle discorsi su minori dei secc. 17º-18º. Anche se difetta di un pensiero organico e coerente, la sua ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...