Corrado PestelliGianfranco ContiniIl «midollo» della linguistica, la filologia «costruttiva» e «valutativa», l’espressionismo linguistico-letterario, da Bonvesin da la Riva ad Albino PierroFirenze, Franco [...] messa in forma del contenuto, involucro da lacerare per raggiungere la cosiddetta “sostanza delle cose”, ma se tient, nulla a che vedere con la solidarietà delle parti (pur sempre parti) in seno al tutto; ma un sistema dei minimi interpretabili in ...
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Morena Pedriali ErraniPrima che chiudiate gli occhiRoma, Giulio Perrone Editore, 2023 «E non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono»: dobbiamo forzatamente iniziare con la gamba ben tesa all’altezza [...] , libresche e familiari, si intrecciano nel rendere l’esistenza di alcune ipostasi di un popolo intero non in peregrinazione ma in fuga – chiamiamo le cose col loro nome. I sinti, che forse per davvero devono aver venduto i chiodi della croce del ...
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Prima delle parole ci sono le cose. Da sempre vanno e vengono da un luogo all’altro, anche se a volte non si riescono a trovare quelle adatte. Non di rado per far risaltare un concetto o un sentimento [...] si dice: “Non ho parole” o nello stesso senso in ...
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“Quando io uso una parola”, disse Humpty Dumpty / in tono alquanto sprezzante, “essa significa esattamente / ciò che io voglio che significhi... né più né meno”. / “Bisogna vedere”, disse Alice “se voi [...] potete fare sì / che le parole significhino cose ...
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«Nel caso mio hanno ragione i badilanti, e hanno ragione i minatori, hanno torto i latifondisti, e ha torto la Montecatini. Basta muoversi appena un poco, vedere come questa gente vive (e muore) e la scelta [...] tensioni di genere, di lingua, di idee, di cose, delle opere precedenti si accentuano, rappresentano una acquisizione e l’escursione a più livelli, e che in ultima istanza si dirige contro sé stessa, perché purtroppo altamente fallibile a dar ragione ...
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Rodolfo Di Biasio è poeta dalle forti interrogazioni, la cui parola e il timbro si fanno tutt’uno nel corpo del testo rendendo la musica della sua opera sùbito riconoscibile.E la “misura” ha contraddistinto [...] è la caratura di questa poesia, che del resto ha insé getti e arborescenze, nodi e radici da misurare con altri carati occhi a vederli».P. S. Due testimonianze nelle quali le cose dette avrei voluto scriverle io.Persuaso, come Walter Benjamin, che ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...
Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...