Simone SalomoniOperaprimaViterbo, Alter Ego edizioni, 2023 La coscienza va e viene diceva Zucchi in una sua formidabile raccolta di racconti (La memoria dell’uguale, Polidoro, 2020), introducendo all’interno [...] bisogno di truccare alcunché in una necessità fàtica continua, in un bisogno di tenere l’interlocutore a sé per paura che abbandoni di recupero di una verità che in prima battuta tocca l’arte, sempre misura di molte cose e soluzione – nella pratica – ...
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Che fine faranno, nell’era digitale e internettiana, le tracce lasciate dagli scrittori prima e dopo la creazione delle loro opere? Avremo ancora indizi simili a quelli cartacei, ricchi di annotazioni, [...] male ai bambini, si lascia mettere le mani in bocca, li porta a cavalluccio, e se ci riprovasse un grande lo morderebbe».Quarant’anni grande italianista di sicuro sarebbe stata d’accordo. Dunque, le cose e i punti di vista cambiano. Oggi i computer e ...
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Anna VoltaggioLa nostalgia che avremo di noiVicenza, Neri Pozza, 2023 La nostalgia che avremo di noi, la raccolta di racconti con cui Anna Voltaggio esordisce nel panorama letterario, segna uno sguardo [...] prima; un atto mancato con cui svela che è in disaccordo persino con sé stesso. Nel settimo racconto, León sbaglia porta, nell . Come Verla che, quando è partita, ha lasciato le sue cose a metà e che si rivede nella piccola Amanda, la bambina ...
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Perché un piccolo paese italiano viene definito borgo? Sembra un quesito banale, visto che la parola è utilizzata molto. “Splendido borgo", spesso con l’aggettivo “medievale”, è la locuzione più usata [...] intento di promuovere località più o meno antiche e amene (se sono in un’area collinare, l’espressione “sulle ridenti colline” è nel mondo». Per entrare nel club occorre, tra le altre cose, «avere una popolazione che nel Borgo antico o Centro Storico ...
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Presentazione del filmPalma d’oro alla 47° edizione del Festival di Cannes, Pulp Fiction (1994) è forse la pellicola più iconica di Quentin Tarantino, quella gli riservò l’onore di affiancare Hitchock [...] interpretazione dei fatti, delle cose. Legato alla classificazione letteraria (e solo in seguito cinematografica) è del pruderie, quanto perché estraneo all’italiano dell’uso, anche sein altri film è mantenuto con il calco-traduzione fottimadre, ...
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Pierangela DiadoriI nuovi italiani e l’italiano fuori d’ItaliaFirenze, Franco Cesati editore, 2023 Da quando e come circolano la lingua e la cultura italiana nel mondo? In quale misura e in che modo coesiste [...] lessico in questa fase è fondamentale per esprimere anche in maniera rudimentale dei messaggi e in effetti riusciamo a capire molte cose da grafemi e (COPAGUI). Poco importa in questa fase se saltano le concordanze (OTTO ORA, MIE COPAGUI): il ...
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Corrado PestelliGianfranco ContiniIl «midollo» della linguistica, la filologia «costruttiva» e «valutativa», l’espressionismo linguistico-letterario, da Bonvesin da la Riva ad Albino PierroFirenze, Franco [...] messa in forma del contenuto, involucro da lacerare per raggiungere la cosiddetta “sostanza delle cose”, ma se tient, nulla a che vedere con la solidarietà delle parti (pur sempre parti) in seno al tutto; ma un sistema dei minimi interpretabili in ...
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Morena Pedriali ErraniPrima che chiudiate gli occhiRoma, Giulio Perrone Editore, 2023 «E non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono»: dobbiamo forzatamente iniziare con la gamba ben tesa all’altezza [...] , libresche e familiari, si intrecciano nel rendere l’esistenza di alcune ipostasi di un popolo intero non in peregrinazione ma in fuga – chiamiamo le cose col loro nome. I sinti, che forse per davvero devono aver venduto i chiodi della croce del ...
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Prima delle parole ci sono le cose. Da sempre vanno e vengono da un luogo all’altro, anche se a volte non si riescono a trovare quelle adatte. Non di rado per far risaltare un concetto o un sentimento [...] si dice: “Non ho parole” o nello stesso senso in ...
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“Quando io uso una parola”, disse Humpty Dumpty / in tono alquanto sprezzante, “essa significa esattamente / ciò che io voglio che significhi... né più né meno”. / “Bisogna vedere”, disse Alice “se voi [...] potete fare sì / che le parole significhino cose ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...
Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...