L’arabo rappresenta probabilmente, nell’immaginario collettivo degli italiani, la lingua di più difficile comprensione in assoluto, tanto da essere entrata in locuzioni quali “parlo arabo?”. Ciononostante, [...] specifico, deonimici di matrice araba. Se dopo l’VIII e il IX in italiano ci racconta una storia antica e affascinante, quella delle due sponde del Mediterraneo che non hanno mai cessato, nei secoli, di studiarsi, farsi la guerra e scambiarsi cose ...
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Nel suo saggio Storia culturale della canzone italiana (Il Saggiatore, 2019), Jacopo Tomatis, musicologo e docente di etnomusicologia dell’Università di Torino, pone degli interrogativi alla portata di [...] brevitutti sono al mare e noi noabbiamo troppe cosein ballo Annalisa e Tananai, maestri di hit che (1914). MelodramaAmmò, don’t be sad, lo sapevi che ero un po' incasinatascusami se do il peggio di me, dopo mi passaDio non ci vede, ma tu mi ...
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Partirei dalle paludi di Cabras, i quaranta chilometri di costa, l’armonia feroce tra acqua e terra da dove proviene Michela Murgia. Mare, stagno, paludi, spiagge, rocce. Non c’è mai uno scrittore che [...] realtà in questa descrizione del legno, c’è qualcosa che ci dice che Eleonora stia parlando anche di sé e infatti poco dopo racconta con un’immagine netta cos’è la folgorazione tra due anime: «Io Chirù lo riconobbi dall’odore di cose marcite che gli ...
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Mattia GrigoloGente alla buonaRoma, Fandango, 2024 «Fa un freddo che».Poco ci vuole a capire certi libri: una manciata di frasi. Una dichiarazione bella e netta che faccia ben comprendere come al riempimento [...] specie se quelle cose si ascrivono alla voce morto di morte incerta. Brav’uomo il Gianin: toccato un poco, ma che vuoi farci, bisogna prendersene cura in quel calibro che tra vicino e lontano cerca di far andare le cose bene senza inzupparsene troppo ...
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La parola vera e giusta è immagine di un’anima buona e affidabile(Isocrate, Antidosis, 255) È assurto agli onori delle cronache veneziane il caso delle tre studentesse del liceo classico “Foscarini”: le [...] ci permettono di capire ed esprimere la realtà) oramai ne è sprovvisto.Se dunque ogni lingua ha insé una forte dimensione “civile”, in quanto rivela la nostra visione delle cose, modifica valori e assegna significati, studiare il greco è un continuo ...
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Pare che il cuore del coraggio sia stato scoperto da un tale, Yadin Dudai della Weizmann Institute of Science a Rehovot presso Israele, in un lavoro pubblicato sulla rivista «Neuron». Si tratta della corteccia [...] . Non assistenziale, bensì visionario nella percezione delle cose che un ragazzo ha dentro di sé. Tutto questo non si impara nei corsi di specializzazione né in quelli abilitanti e tantomeno in quelli di aggiornamento. Lo si acquisisce attingendo ...
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In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] altri, non potremmo avere nessuna vita sociale. Una delle cose che faceva la letteratura è rendere questo processo esplicito. sullo straniamento. Provo comunque a dirti la mia. Se mi posso esprimere in modo naïf, credo che la pratica di leggere sia ...
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Futuro interioreIl 14 settembre 2018 Michela Murgia pubblicava sul suo profilo Facebook un post dedicato alla riapertura della scuola («unica culla di rivoluzione», la definiva con ottimismo gramsciano) [...] scrittrice che, fra le altre cose, ha esordito trasformando i post del suo blog in un romanzo (Murgia, 2006) e divertirsi ad avere più voci. Così, se la stessa domanda può avere una risposta in italiano che in sardo sarebbe diversa, e la verità può ...
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La seconda vitaDopo i fasti degli anni Settanta, già verso la fine del decennio, il Banco del Mutuo Soccorso assume il nome semplificato di Banco, con una scelta poi seguita dalla Premiata Forneria Marconi [...] Ironia, sogno, viaggio, delicatezzaIl Banco non è un gruppo di musica politica in senso stretto, anche se, in linea con i tempi, negli anni Settanta in più di un caso diverse cose si erano capite chiaramente, per esempio l’adesione a una visione del ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] Mi dava il senso di trovarmi in campagna, in un’ignota campagna, e sovente fiutavo se non sapesse di salsedine. Mi è soltanto di notte. Non lo dissi a Gosto, perché a dirle queste cose non sono più niente; ma quando ci svegliammo sotto il ponte, nel ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...
Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...